arrestoLo scorso venerdì pomeriggio, una pattuglia della Polizia di Stato impiegata principalmente per il controllo del territorio adiacente l’aeroporto civile di Comiso, transitando nella zona perimetrale esterna, in Contrada Cifali, notava nella recinzione degli evidenti fori “nuovi”; ciò faceva dedurre che qualcuno fosse penetrato all’interno della ex base Nato in disuso, ove insistono numerosi edifici in stato di abbandono di proprietà dell’Aereonautica Militare Italiana, al fine di trafugare del materiale ferroso il c.d. “oro rosso”.

Pertanto, gli agenti di Polizia, su precise indicazioni del’Ufficio, approntavano un servizio di appostamento ed osservazione nelle vicinanze di detti fori ed effettivamente verso le ore 19,50 circa, notavano due soggetti che dall’interno della recinzione tranciata gettavano verso l’esterno del materiale, sistemandolo velocemente sotto il muro di recinzione.

Vista la scarsa luminosità e gli ampi spazi di vegetazione, che potevano facilitarne la fuga, gli operatori di Polizia attendevano l’eventuale arrivo di qualche complice con un mezzo sul quale caricare la grossa quantità di merce appena trafugata. Trascorsi circa dieci minuti, giungeva effettivamente un’autovettura la quale appena arrivava nelle vicinanze dove erano stati notati i due soggetti spegnava i fari e subito dopo arrestava la marcia dal veicolo.
Il conducente sceso dal mezzo apriva il portellone posteriore e unitamente agli altri due soggetti sistemava nel bagaglio posteriore il materiale che era stato appena trafugato all’interno della ex base Nato.

Finite le operazioni di carico, i tre soggetti salivano a bordo del mezzo e si allontanavano velocemente dal posto. A questo punto gli agenti di Polizia senza mai perderla di vista si mettevano all’inseguimento della predetta autovettura una BMW 325 tds SW ; appena il conducente della BMW, notava i segnali visivi e acustici dell’autovettura della Polizia, invece di fermarsi iniziava ad accelerare al fine di seminare il veicolo delle FF.OO, ma dopo circa due chilometri di inseguimento sulla strada SP 9 nei pressi della zona artigianale di Comiso i poliziotti riuscivano ad affiancare e bloccare la predetta BMW.

Immediatamente, il conducente apriva lo sportello della BMW e si dava a precipitosa fuga per le campagne circostanti, facendo perdere le tracce, mentre il soggetto che sedeva lato passeggero identificato per il CIOBANU Vasile rimaneva all’interno del veicolo con un altro soggetto identificato per HANU Danut, che era rannicchiato nel sedile posteriore, sopra il materiale ferroso ammassato all’interno del portabagagli.

Durante le fasi dell’inseguimento, un agente di Polizia fuori servizio appartente al Commissariato di Comiso il quale stava transitando con la sua autovettura sulla strada SP 9, notava la BMW SW grigia a forte velocità tallonata dalla pattuglia del suo Ufficio, pertanto intuendo che i colleghi potessero aver bisogno di ausilio, anch’egli si metteva all’inseguimento della predetta BMW, partecipando attivamente alle fasi del fermo dei due soggetti e all’invano inseguimento del terzo soggetto resosi irreperibile.

Significativo appare che i due soggetti fermati presentavano gli abiti indossati pieni di polvere e con le mani unte e sporche, tipico delle persone che avevano da poco finito di lavorare. Pertanto i due soggetti venivano accompagnati in questo Ufficio da personale dipendente unitamente alla predetta autovettura ed aperto il bagagliaio nel sedili posteriori abbassati veniva rinvenuto un ingente quantitativo di tubi di rame già tagliati in pezzi da 2 mt circa, per un peso complessivo di circa 300 kg, tutti legati con dei cavo elettrici e n. 2 (due) sacchi di iuta di colore bianco con all’interno tubi verosimilmente di bronzo per un peso complessivo di 40 kg, nonché n.2 torce una al LED e altra alogena con relativi attacchi da minatore, utilizzata dai predetti per poter lavorare al buio all’interno della ex base Nato, durante le fasi di asportazione e trasporto dei predetti tubi, pertanto sia il suindicato materiale metallico che l’autovettura BMW 325 tds SW utilizzata per il trasporto della merce trafugata, venivano sequestrati con separati verbali.

Da accertamenti all’AFIS HANU Danut nato il 26.01.1961 in Romania in data 11.03.12 era stato tratto in arresto per furto aggravato mentre il CIOBANU Vasile risultava esser stato denunciato in stato di libertà in data 08.02.14 dalla Polizia di Comiso per il reato di ricettazione di cavi di rame.

Entrambi gli uomini sono stati arresti per furto aggravato in concorso e posti a disposizione dell’AG competente.
Sale il numero delle operazioni di Polizia effettuate nella repressione di questo genere di reati:
agli innumerevoli casi di stranieri di etnia rumena denunciati per furto e ricettazione, si possono aggiungere i 7 arresti effettuati dalla Polizia di Stato solo nel mese di Marzo.