maltempo 17“Modica saprà reagire, si rialzerà e tornerà più forte di prima”. E’ il commento del Sindaco Ignazio Abbate che dal tardo pomeriggio di domenica ha seguito in prima persona l’evolversi della situazione passando la notte insieme agli uomini della Protezione Civile, della Polizia Municipale, dei Vigili del Fuoco e i volontari che hanno perlustrato tutto il territorio facendo registrare numerosi interventi nelle zone più colpite.

Per la poggia torrenziale, Confagricoltura ragusa chiede la conta dei danni e la dichiarazione in tempi rapidi dello stato di calamita’.

Domani intanto è previsto il sopralluogo del governatore, Rosario Crocetta, a Modica, secondo quanto ha garantito il primo cittadino

“Alluvione 23 gennaio” è il titolo del comunicato stampa diramato dal sindaco di Modica Ignazio Abbate. La storia si ripete. Dal 1902 è l’evento calamitoso più grave nella storia di Modica, ha ricordato il sindaco.

Devastazione ovunque, danni per milioni di euro, famiglie sfollate, interi quartieri senza luce. Uno scenario impensabile che si è concretizzato in poche ore. “Modica saprà reagire, si rialzerà e tornerà più forte di prima”, ha commentato.  Le situazioni più critiche sono state quelle registrate in via Fontana e in via Tirella, in corrispondenza con gli alvei dei torrenti. Decine di auto accartocciate, l’una sopra l’altra. Scantinati allagati, la via Tirella spaccata in due per il cedimento del manto stradale. La Giunta ha deliberato la richiesta di calamità naturale inviandola a Palermo. Domani dovrebbe arrivare il Presidente della regione, Rosario Crocetta insieme con il responsabile regionale della Protezione Civile, Calogero Foti per constatare l’entità dei danni causati dall’alluvione. Il governatore ha dato la sua disponibilità, ha fatto sapere Abbate ma non è ancora stata fissata l’ora. Il comune di Modica ha predisposto un modulo da stampare dal sito istituzionale dell’ente, da  compilare e consegnare all’ufficio comunale della Protezione Civile a Palazzo Azasi, dove allegare foto e descrizione dei danni subìti per ottenere il rimborso da parte della Regione. Da domani le scuole saranno riaperte. Solo la scuola dell’infanzia di Treppiedi Nord, che a causa di infiltrazioni alla caldaia è rimasta senza riscaldamenti, resterà chiusa fino al 25 gennaio con riapertura giovedi 26 gennaio. Rimarranno chiuse le palestre di Piano Gesù e De Amicis a Modica Alta, che necessitano di intervento di pulizia. Gli istituti invece rimarranno regolarmente aperti. Chiusi il centro disabili per tre giorni e il  centro anziani per due giorni.

E a chiedere lo stato di calamità naturale è anche Confagricoltura Ragusa. Il presidente provinciale Antonino Pirrè e il direttore Giovanni Scucces, hanno rivolto un appello alle istituzioni regionali e nazionali.  Fiumi esondati, campi allagati ma anche muri crollati e aziende praticamente sott’acqua. Non è facile capire quali siano le perdite economiche ma sicuramente le zone più danneggiate, ovvero il modicano, lo sciclitano e l’ispicese, non possono attendere tempi lunghi. Occorre ripartire fin da subito cercando di ridurre i problemi e contenere le perdite anche rispetto a quanto è stato irrimediabilmente compromesso. La Regione si attivi presto e con meticolosità, in modo da consentire anche i passaggi successivi presso il Governo nazionale”.

Viviana Sammito