Anche la Casa Circondariale di Modica ha scelto di credere all’iniziativa del progetto Apq “Voglio Dire…” rivolto ai giovani dai 18 ai 30 anni. Una fascia di età presente anche tra le mura dell’istituto di pena di Modica. Motivo per cui la direttrice della struttura, dottoressa Giovanna Maltese, ha salutato con entusiasmo la possibilità di proporre ai detenuti le iniziative del progetto. I temi del progetto “Voglio dire..” riguardano non a caso la legalità e l’intercultura. Temi cruciali in un istituto di pena che ospita, tra l’altro, numerosi stranieri “Sappiamo bene cosa significa lavorare in un luogo così particolare – spiega Aurelio Guccione, coordinatore del progetto e presidente del Consorzio “La Città solidale”, ente capofila del progetto – e sappiamo bene quanto sia importante offrire ai detenuti occasioni di crescita. Il progetto mira ad accrescere l’autostima dei ragazzi, ad aiutarli nella gestione della conflittualità, a farli riconoscere simili pur nelle differenze. Crediamo, anzi, che proprio le differenze culturali possano rappresentare il miglior ponte per farli incontrare ed annullare ogni distanza.
Purtroppo sono tanti i giovani che si trovano in stato detentivo, ma questo ciimpone un impegno ulteriore in vista di un loro più completo recupero in vista  del loro rientro nella società”. “Sarà un percorso caratterizzato da dinamiche di gruppo ed incontri di conoscenza delle reciproche culture –  spiegano Angelo Milazzo e Valentina Distefano, tutor del progetto – per fare emergere  attitudini e risorse dei detenuti. Lavoreremo in vista dell’attuazione di gruppi di lavoro e di laboratori specifici. I prodotti finali verranno utilizzati in vario modo per sensibilizzare sia all’interno della struttura che all’esterno attraverso stand espositivi”. L’idea è quella di creare modelli positivi anche tra la popolazione carceraria. “I nostri esperti – proseguono i  tutor – formeranno dei ragazzi per svolgere il ruolo di peer educator. Dai primi incontri, che si svolgeranno a partire dalla prossima settimana, cercheremo di favorire la conoscenza del gruppo ed impostare le prime dinamiche previste”.