Continuano ma senza esito le ricerche dei tre evasi dal carcere di Favignana. Ancora nessuna traccia dunque dei tre pericolosi detenuti fuggiti.




Carabinieri, polizia e guardia di finanza li stanno cercando. Dei tre, due sono vittoriesi: Giuseppe Scardino, 41 anni, condannato a 15 anni per una serie di rapine violente e per il tentativo di omicidio di un poliziotto a Scoglitti, frazione di Vittoria, e il suo amico e complice Massimo Mangione, 37 anni, condannato a 12 anni e 8 mesi, per gli stessi reati. L’altro evaso è di Pachino, Adriano Avolese, 36 anni, all’ergastolo per omicidio.

I tre erano in cella insieme da qualche mese. Pare che nella cella coi tre evasi vi fosse un quarto detenuto che è stato legato e imbavagliato. Ora è stato sentito dalle forze dell’ordine.

I tre hanno segato le sbarre della cella nel penitenziario di massima sicurezza, sono saliti sul tetto del reparto e con delle lenzuola a mò di fune, si sono lanciati sul muro di cinta arrivando sulla strada. Un piano perfetto.

Il Direttore del carcere di Trapani, Renato Persico,responsabile anche della struttura di massima sicurezza di Favignana, ha spiegato in una nota Ansa che il penitenziario non ha vigilanza sul muro di cinta.




Giuseppe Scardino deve scontare una pena di oltre 15 anni di reclusione per una serie di rapine violente e per il tentativo di omicidio di un poliziotto a Scoglitti, la notte di ferragosto del 2007. Era stato complice di Massimo Mangione, che sparò  all’impazzata nel centro di Scoglitti ferendo una donna, moglie di un ex consigliere comunale, per sfuggire a due poliziotti che l’avevano riconosciuto perchè ricercato per rapina. Mangione tentò di uccidere un agente, che passeggiava con la fidanzata, sparandogli un colpo di pistola alla tempia ma l’arma s’inceppò.

Scardino e Mangione erano stati trasferiti sull’isola dopo un tentativo di fuga dal carcere di Siracusa dov’erano reclusi. Ci si chiede ora come mai i due amici e complici nei reati per cui sono in carcere, e che tentarono di fuggire insieme a Siracusa, fossero nella stessa cella.