incendio rotoballe vigili del fuocoSi comincia a fare chiarezza sull’incendio scoppiato la notte tra venerdì e sabato in un’area di deposito di barche, in c.da Cicchitto, sulla strada statale per Scoglitti dove sono state distrutte due imbarcazioni. Lo  stesso sito era stato incendiato il 26 gennaio scorso ed erano state distrutte trenta barche.

Si fa invece sempre più accreditata l’ipotesi dell’incendio doloso di un’abitazione, la notte tra sabato e domenica, sulla strada provinciale 20, la Comiso-Santa Croce.

Alcuni giovani, minorenni, avrebbero giocato con un bengala contenuto in un borsone all’interno di barche di vecchia data. Il razzo, utilizzato dai diportisti per segnalare un sos, custodito nelle imbarcazioni per legge, sarebbe esploso dopo essere stato maneggiato, provocando l’incendio.

Questa è una delle risultanze investigative della polizia che potrebbe trovare un’ulteriore conferma nelle prossime ore perché le indagini non sono chiuse. Potrebbero emergere altri dettagli sull’incendio che ha distrutto due imbarcazioni in vetro resina giacenti nel deposito sulla strada statale, in direzione Scoglitti,  in contrada Cicchitto. In un primo momento l’ipotesi dell’incendio doloso si era fatta la più accreditata, considerati i precedenti: il 26 gennaio scorso infatti  erano  state manomesse le aperture della struttura per avere facile accesso all’interno da dove è stato originato l’incendio.  500mila euro ammontava il danno complessivo arrecato alla struttura con le trenta barche distrutte dalle fiamme. La società vittoriese che ha il deposito è assicurata.

Il gestore dell’area di rimessaggio è un imprenditore vittoriese di 57 anni, incensurato, ed ha subito assicurato gli agenti di non avere mai ricevuto minacce.

I carabinieri della stazione di Comiso invece stanno continuando ad indagare su un incendio doloso provocato in più punti in un’abitazione di campagna, utilizzata dai proprietari nel periodo delle vacanze estive, sulla strada provinciale 20, la Comiso-Santa Croce.  E’ stato già sentito il proprietario,  un niscemese di 62 anni, che ha detto di non avere sospetti. I militari dell’Arma hanno accertato, durante il sopralluogo, i segni d’effrazione nella porta d’ingresso principale.

Sono stati distrutti dalle fiamme tutti gli arredi e danneggiate le pareti con i fumi di combustione.

Viviana Sammito