E’ stato aggredito a pugni e calci un giovane a Vittoria, all’interno di un distributore 24 ore nella centralissima via Cavour. Il ragazzino, sarebbe stato pestato, solo perchè, a detta dell’aggressore, avrebbe guardato una coetanea.

In un video, diffuso in rete e divenuto virale, si vede un giovane aggredire verbalmente un suo coetaneo: “Tu taliauto a me zita, chi min… ci talì” (tu guardavi la mia ragazza, che minc… la guardi a fare). Pochi secondi e passa alle mani, gli dà prima uno schiaffo e lo fa volare a terra e poi lo prende a calci e pugni in faccia, sino a quando altri ragazzi intervengono per fermarlo.

Un video che a guardarlo fa veramente impressione, non ha alcuna scusante l’aggressore (sarebbe maggiorenne, cl 2005), che va fermato assolutamente. Servono leggi severe per questi giovani mafiosetti. Il giovane aggredito per fortuna non avrebbe riportato gravi ferite.

“Questo ennesimo atto di violenza verificatosi a Vittoria ieri sera all’interno di un distributore h24 testimonia il dilagare di un bullismo diffuso che destabilizza e preoccupa la comunità, a partire dalle ragazze e dai ragazzi che non si sentono sicuri di vivere la propria età e la socialità liberamente in condizioni normali senza rischi di finire nel mirino di bande e soggetti violenti.” lo afferma in una nota stampa Peppe Scifo, segretario Generale della Cgil di Ragusa.

“Ma questa volta – aggiunge Scifo – forse c’è di più, perché a vedere le immagini si capisce immediatamente l’atto premeditato e organizzato con  l’apporto di una diretta video per filmare tutto. Ma perché? Di solito l’azione delinquenziale dovrebbe avvenire di nascosto, e invece questa volta  la scelta è stato al contrario; rendere l’aggressione pubblica, filmandola a testimonianza di cosa? Sembra una scena di Gomorra dove gli ‘scugnizzi” devono dimostrare la loro capacità e la loro maturità delinquenziale  per accreditarsi tra i capi e i capetti delle cosche. Se così fosse siamo di fronte ad un fatto di inaudita gravità di cui la comunità tutta deve comprenderne l’entità. In questo senso, cioè dell’atto premeditato e “dimostrativo”,  anche il Sindaco Aiello si è espresso pubblicamente condannando il fatto  sottolineandone la  gravità soprattutto nella sua dimensione “associativa” e organizzata.  Il Sindaco fa  appello al Governo affinché assuma, una volta per tutte, l’impegno di un rafforzamento dei presidi di sicurezza in Città, cosa finora mai avvenuta, o se mai qualcosa è stata fatta di sicuro non in modo sufficiente. Ma il Sindaco fa  appello anche  alle famiglie, cioè alla cittadinanza, alle agenzie educative, alla socialità civile, affinché ci si impegni “con le famiglie e le istituzioni sulle condizioni in cui nasce questo comportamento bestiale e feroce”.

La Cgil, già in campo su alcuni fronti rispetto alla questione giovanile attraverso la realizzazione di spazi aggregativi ed interventi sulle dipendenze, darà il proprio contributo e un sostegno alle Istituzioni in questo percorso, a partire dall’Amministrazione Comunale e  al Sindaco, nella richiesta di maggiore presenza dello Stato con l’incremento  degli organici delle forze di Polizia per rafforzare i presidi nel territorio, ma anche attraverso la richiesta di  investimenti straordinari sul campo educativo e sociale. Il nostro impegno – si legge ancora nel documento della CGIL – vuole mettere in campo sinergie, partendo dalla nostra presenza nelle scuole,  per  progettare e realizzare l’idea delle comunità educanti rendendo strutturale l’intreccio tra istituzioni scolastiche e comunali, famiglie e territorio, nella progettazione di iniziative ed interventi rivolti a costruire esperienze e modelli positivi per tutti, giovani e adulti.

Ma occorre dare anche un segnale forte contro tutti  quei comportamenti diffusi in città  che attaccano  a vari livelli i beni comuni e la collettività, contrastando con determinazione l’idea che qui  esistono vaste zone franche in materia di inquinamento e rispetto del codice della strada, per citare alcuni esempi. Il bullismo, la violenza, il vandalismo non possono prevalere nei confronti della collettività, a discapito di beni comuni, della salvaguardia dell’ambiente, della sicurezza stradale e della comunità. Sono tanti gli elementi di criticità all’interno di una complessità sociale sempre maggiore che necessita impegno a tutti i livelli e soprattutto competenza negli interventi da mettere in campo. Tante sono le risorse valide in questa Città che attraverso un  impegno diffuso, dove non può esserci spazio per speculazioni politiche e campagne di propaganda, devono unirsi per contrastare le deriva verso l’invivibilità totale e la creazione di prospettive di cambiamento per il presente e il futuro.”