omicidio-tunisino-vittoria-1Un rumeno è stato fermato con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere.

E’, secondo i carabinieri, il responsabile della morte del tunisino di 47 anni trovato morto venerdì sera nelle campagne di Vittoria. Il movente è da accertare, ma è possibile che alla base del delitto ci sia stata prima una discussione per motivi economici

Rumeno, 21 anni, con precedenti penali per reati contro il patrimonio  e in Romania per rissa. E’ lui, secondo i militari dell’Arma che lo hanno incastrato grazie ai sistemi di videosorveglianza,  l’assassino del tunisino di 47 anni, Farhat Abdesalem, bracciante agricolo trovato morto venerdì sera nelle campagne di Vittoria. Aveva il cranio sfondato, ferite lacero contuse e da arma da taglio. I due si conoscevano: il tunisino aveva preso in affitto alcune serre dove lavorava alle sue dipendenze il rumeno. Alla base del triste epilogo forse un dissidio legato ai soldi: il movente potrebbe essere di tipo economico.

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Secondo la ricostruzione dei carabinieri, i due hanno litigato nelle serre e dopo una colluttazione, il 21enne  ha ferito il tunisino con un coltello e poi con un altro oggetto gli ha sfondato il cranio. Ha trascinato il corpo fino alla macchina della vittima con la quale ha raggiunto la zona di c.da Pozzo Bollente dove ha abbandonato il tunisino morto. Il rumeno ha ammesso la solo responsabilità di avere occultato il cadavere ma non ha confessato ancora di avere ucciso il 47enne.  Il 21enne, il giorno dopo l’omicidio, ha cambiato domicilio nel tentativo di fare perdere le tracce. Questo è stato un elemento che ha però rafforzato i sospetti degli investigatori che lo hanno intercettato in un’azienda agricola, sempre nell’ipparino. Il rumeno è stato fermato  per omicidio e occultamento di cadavere ed è stato rinchiuso nel carcere di c.da Pendente a Ragusa.

Viviana Sammito