Vittoria – Ha ucciso con crudeltà un cane randagio infilzandolo ripetutamente nelle zone genitali con un bastone in ferro, al via il Processo
- 20 Settembre 2017 - 15:04
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E’ un algerino di 51 anni Abdelatif Rabath, con residenza a Vittoria, l’uomo che questa mattina doveva comparire davanti al Pubblico Ministero che lo ha accusato di avere con crudeltà cagionato la morte di un cane randagio infilzandolo ripetutamente nelle zone genitali con un bastone in ferro, con l’aggravante di avere agito per motivi abietti e futili. Questa mattina è iniziato il processo a carico dell’immigrato, difeso dall’avvocato Giuseppe Solarino, incastrato alle responsabilità dalle telecamere di video sorveglianza di un distributore di benzina che lo hanno ripreso, in via Generale Cascino , il 13 ottobre 2016 a Vittoria mentre legava a un palo la cagna cagionando il decesso per le ripetute violenze e le gravissime ferite riportate.
Due giorni dopo è stata ritrovata la carcassa del randagio.
In aula era assente l’imputato, l’udienza è stata tenuta dal Pubblico Ministero, Veronica Digrandi, che l’ha rinviata per sentire i testimoni tra cui, il titolare del distributore di benzina che, avendo trovato macchie di sangue la mattina successiva, ha controllato le immagini registrate e scoprendo la triste fine del cane randagio.
“Grazie alla collaborazione del titolare dell’area di servizio – aveva dichiarato Alessandro Antoci dell’Enpa – siamo immediatamente riusciti a individuare l’autore di questo efferato delitto contro un animale mite e indifeso. Dalle immagini emerge chiaramente come l’uomo si sia avventato senza alcun motivo verso la cagnetta che se ne stava di lato senza infastidire nessuno, uccidendola in modo orribile. Un episodio sconcertante per l’inaudita violenza che, siamo certi, verrà punita in modo esemplare”. Sabato scorso è stato promosso dalla cittadinanza un sit in, nello stesso luogo della morte, al fine di chiedere giustizia per Nerina, il cane randagio ucciso dopo essere stato seviziato.
Viviana Sammito