Le ultime 48 ore sono state caratterizzate da un’intensa attività di Polizia disposta dal Questore di Ragusa dr. Salvatore LA ROSA.

Sono state impiegate sul territorio del Comune di Vittoria le Volanti del Commissariato e ben quattro pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Catania messe a disposizione, su richiesta del Questore, direttamente dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza.

L’attività di Polizia di prevenzione ha consentito di controllare decine di auto e persone e accertamenti di Polizia amministrativa sono stati eseguiti presso una sala giochi, al fine di verificare il rispetto delle leggi e regolamenti di settore anche in relazione alla presenza di eventuali soggetti minori intenti a giocare. Nel caso in esame non sono state riscontrate irregolarità.

malka-kujtim-albaniaL’attività di prevenzione ha comportato la consequenziale fase repressiva, difatti le pattuglie hanno controllato un’auto sospetta con a bordo un albanese noto ai poliziotti. Notorietà dovuta al fatto che l’uomo doveva stare agli arresti domiciliari perché indagato in ordine a reati inerenti lo spaccio di stupefacenti. Pertanto è stato bloccato ed accertata l’inesistenza di provvedimenti autorizzativi che avessero potuto consentirgli di uscire da casa, in sintonia con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, è stato arrestato; si chiama MALKA Kujtim ed ha 39 anni e come detto ha precedenti per spaccio di stupefacenti.

Nelle maglie dei controlli, in due distinti posti di controllo si sono imbattuti pure dei ciclomotoristi di nazionalità rumena. Il primo, di 22 anni era alla guida di un Piaggio Zip che ha insospettito i poliziotti poiché aveva evidenti segni di effrazione al quadro elettrico di avviamento. I controlli in banca data hanno consentito di accertare che il veicolo era compendio di un furto avvenuto a Ragusa nel giugno scorso.

L’altro episodio ha riguardato un rumeno di 24 anni sorpreso alla guida di un Kimco Venus che in banca dati è risultato rubato a Vittoria nel mese di Agosto.

Entrambi sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per il reato di ricettazione.

I ciclomotori sono stati restituiti ai legittimi proprietari.