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Ricordate le assemblee studentesche durante la contestazione giovanile? furono fucine di sperimenti innovativi in cui si attuarono forme di partecipazione diretta, di critica e rottura rispetto gli schemi tradizionali. Li ricordo come luoghi di umana imperfezione, di grandi contraddizioni e di energie aggrovigliate, ma sono state, almeno nella mia mente, generatratici di cambiamento.

Evitando un’approfondita analisi sociologica che richiederebbe tempo, possiamo permetterci di affermare che in quegli anni i giovani si imposero sul panorama politico-sociale quali protagonisti della vita, conquistando autorevolezza.

Per anni mi sono chiesta come questi momenti della vita scolastica si fossero evoluti…cosa di quel patrimonio venisse tramandato di anno in anno e da studente e studente…

Devo ammettere che oggi è difficile discostarsi dalla visione “televisiva ” dei nostri ragazzi, che li vuole obbligatoriamente  anoressici di valori e bulimici di desideri. Ma sforzandoci un po’… se si ha il coraggio di spegnere il nostro “52” pollici e dare un’occhiata dal vero alle nuove generazioni la sorpresa è grande…

Giorno 18 dicembre  si è svolta presso L’IIS G. Curcio di Ispica  una piacevolissima  Assemblea di Istituto, voluta e gestita interamente dai ragazzi, rappresentata  da Davide, il quale  con i “compagni”  ha scrupolosamente ricercato il tema da affrontare come ordine del giorno << Le relazioni Familiari e le droghe>>.  Connubio non casuale secondo le dinamiche ed i contenuti emersi all’interno dell’ assemblea.  Hanno altresì voluto  avvalersi di un “esperto” che accompagnasse il loro dibattito, stimolando, e, accogliendo le loro perplessità, verso qualcosa di concreto.  Il piacevolissimo compito è toccato alla sottoscritta, contattata tramite la Fondazione Ema Pesciolinorosso di cui sono referente per la Sicilia.

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Dopo venti anni di carriera, riscopro continuamente il senso pieno del mio lavoro.  Percepire la necessità sempre più intensa del sapere da parte dei  giovani alla ricerca di informazione, di un orecchio che sappia ascoltare, di sentirsi accettati, riconosciuti per quel che sono, come persone, e, quindi ricevere una risposta non generica o massificata, ma personalizzata, mi entusiasma.

L’incontro si è aperto con il saluto telefonico di Papà Gianpietro ai ragazzi dell’Istituto, che attenti hanno continuato ad ascoltare in religioso silenzio  tramite un file audio, la lettera scritta  dal padre, per Emanuele Ghidini,  morto il 24 novembre 2013 dopo aver assunto  droghe sintetiche.  E’  stato mio impegno insieme ai ragazzi,  attraverso il preziosissimo aiuto del giovane Davide Assenza, rappresentate di Istituto, evidenziare tematiche educative che richiamano un bisogno di regole condivise di etica pubblica, dando  maggiore chiarezza e significato alle inquietudini e le incertezze che vivono i giovani di oggi. Partendo da queste connessioni diventa ragionevole capire perché sia  opportuno privilegiare  strategie educative come quella intrapresa da questi giovani durante una assemblea scolastica che avrebbe potuto orientarsi  ad altro,  invece che  diventare luogo di crescita e speranza per quel “ponte di Liane” che  chiamo Adolescenti.

dr.ssa Alessia Russo

Foto: Rossana Di Martino

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