Una rivelazione chiamata giovani
- 20 Dicembre 2015 - 15:02
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Ricordate le assemblee studentesche durante la contestazione giovanile? furono fucine di sperimenti innovativi in cui si attuarono forme di partecipazione diretta, di critica e rottura rispetto gli schemi tradizionali. Li ricordo come luoghi di umana imperfezione, di grandi contraddizioni e di energie aggrovigliate, ma sono state, almeno nella mia mente, generatratici di cambiamento.
Evitando un’approfondita analisi sociologica che richiederebbe tempo, possiamo permetterci di affermare che in quegli anni i giovani si imposero sul panorama politico-sociale quali protagonisti della vita, conquistando autorevolezza.
Per anni mi sono chiesta come questi momenti della vita scolastica si fossero evoluti…cosa di quel patrimonio venisse tramandato di anno in anno e da studente e studente…
Devo ammettere che oggi è difficile discostarsi dalla visione “televisiva ” dei nostri ragazzi, che li vuole obbligatoriamente anoressici di valori e bulimici di desideri. Ma sforzandoci un po’… se si ha il coraggio di spegnere il nostro “52” pollici e dare un’occhiata dal vero alle nuove generazioni la sorpresa è grande…
Giorno 18 dicembre si è svolta presso L’IIS G. Curcio di Ispica una piacevolissima Assemblea di Istituto, voluta e gestita interamente dai ragazzi, rappresentata da Davide, il quale con i “compagni” ha scrupolosamente ricercato il tema da affrontare come ordine del giorno << Le relazioni Familiari e le droghe>>. Connubio non casuale secondo le dinamiche ed i contenuti emersi all’interno dell’ assemblea. Hanno altresì voluto avvalersi di un “esperto” che accompagnasse il loro dibattito, stimolando, e, accogliendo le loro perplessità, verso qualcosa di concreto. Il piacevolissimo compito è toccato alla sottoscritta, contattata tramite la Fondazione Ema Pesciolinorosso di cui sono referente per la Sicilia.
Dopo venti anni di carriera, riscopro continuamente il senso pieno del mio lavoro. Percepire la necessità sempre più intensa del sapere da parte dei giovani alla ricerca di informazione, di un orecchio che sappia ascoltare, di sentirsi accettati, riconosciuti per quel che sono, come persone, e, quindi ricevere una risposta non generica o massificata, ma personalizzata, mi entusiasma.
L’incontro si è aperto con il saluto telefonico di Papà Gianpietro ai ragazzi dell’Istituto, che attenti hanno continuato ad ascoltare in religioso silenzio tramite un file audio, la lettera scritta dal padre, per Emanuele Ghidini, morto il 24 novembre 2013 dopo aver assunto droghe sintetiche. E’ stato mio impegno insieme ai ragazzi, attraverso il preziosissimo aiuto del giovane Davide Assenza, rappresentate di Istituto, evidenziare tematiche educative che richiamano un bisogno di regole condivise di etica pubblica, dando maggiore chiarezza e significato alle inquietudini e le incertezze che vivono i giovani di oggi. Partendo da queste connessioni diventa ragionevole capire perché sia opportuno privilegiare strategie educative come quella intrapresa da questi giovani durante una assemblea scolastica che avrebbe potuto orientarsi ad altro, invece che diventare luogo di crescita e speranza per quel “ponte di Liane” che chiamo Adolescenti.
dr.ssa Alessia Russo
Foto: Rossana Di Martino
Davide
Esperienza intensa di crescita e arricchimento, confronto e condivisione tra il mondo dei giovani e quello degli adulti che grazie alle preziose parole della Dott.ssa Russo hanno trovato un punto d’incontro, uno spiraglio per aprirsi l’uno all’altro, discoprirsi e insieme trattare un tema difficile, ma allo stesso tempo essenziale per una piena maturazione dei giovani stessi.
Grazie
ROSSANA
Fa piacere vedere la partecipazione di questi ragazzi attenti, interessati e aperti al dialogo.
Temi che si ripetono sempre, ma questa volta in maniera diversa grazie alla capacità di analisi che ha avuto l’interlocutore nel sensibilizzare i ragazzi creando in loro un’interesse naturale all’ascolto.