La prima donna ad essere stata uccisa è Melina Marino, 48 anni, assassinata con un colpo di pistola al volto sul lungomare Pantano, nella propria auto.

Dopo circa un’ora, in una zona diversa dello stesso paese, nella centrale via Roma, è stata invece uccisa la cinquantenne Santa Castorina, che dopo essere scesa dalla sua automobile, una Fiat «Panda», ferma sul marciapiede, è stata raggiunta da due colpi d’arma da fuoco al viso.

Duplice omicidio ieri a Riposto (CT). La persona che ha commesso il duplice omicidio si è poi suicidato. L’assassino era fuori dal carcere per una licenza premio.

I carabinieri avevano già avviato le indagini quando il presunto autore degli omicidi si è presentato davanti alla stazione carabinieri di Riposto, dichiarando di volersi consegnare, nonostante impugnasse in quel momento una rivoltella calibro 38.I militari tenendolo sotto tiro per questioni di sicurezza, hanno quindi cercato di convincerlo a lasciare l’arma a terra. L’uomo, che aveva alzato le braccia in segno di resa, sempre tenendo salda in mano l’arma, improvvisamente ha rivolto contro di sé la pistola a tamburo sparandosi un colpo alla tempia.




L’uomo è stato poi identificato in Salvatore La Motta, 63 anni, pluripregiudicato, condannato all’ergastolo per associazione per delinquere di stampo mafioso e per gli omicidi di Leonardo Campo e Cosimo Torre, detenuto in semi libertà nel carcere di Augusta e in quel momento in licenza premio.

La prima vittima è stata ritrovata priva di vita all’interno di un’auto; l’altra donna in via Roma era riversa sul marciapiede, ferita gravemente a colpi di pistola, ma non ancora deceduta, a pochi passi dalla sua vettura. Purtroppo, anche lei è morta pochi minuti dopo.

Manca ancora il movente del duplice omicidio.