In Italia il turismo in bicicletta diventa un affare miliardario: nel solo 2022 la bicicletta è stata scelta da 6,3 milioni di turisti producendo un impatto economico di 7,4 miliardi di euro di spesa. Malgrado questi numeri, l’Italia resta sempre in ritardo rispetto ad altre nazioni europee, ma in molti cominciano a investire sulla bicicletta. Lo mette in evidenza uno studio: “Ecosistema della bicicletta edizione 2023”, curato da Banca Ifis che prende in considerazione il cicloturismo vero e proprio, ed evidenziando che di questo modo di fare vacanza ne hanno beneficiato soprattutto le strutture ricettive (1,4 miliardi di euro), la ristorazione (800 milioni), ma anche le aziende che producono abbigliamento (500 milioni) e le attività leisure (300 milioni).

Secondo i dati l’Italia ha una rete di piste ciclabili e di cicloturismo di circa 58.000 chilometri. Nel Pnrr sono inseriti fondi per 600 milioni di euro al cicloturismo. Serviranno per sviluppare 1.235 km nuove ciclovie turistiche e 565 km nuove ciclovie urbane entro il 2026.

Secondo lo studio, la durata media della vacanza sulla bicicletta è di 11 giorni con mete predilette nel Nord Italia, soprattutto il Trentino-Alto Adige, regione che notoriamente è all’avanguardia per accoglienza e piste ciclabili. Ma a sorpresa anche il Sud Italia ha attirato turisti in bicicletta: bel il 18% dei flussi.

Chi sceglie questa forma di turismo chiede però un aumento delle strade prive di traffico e su cui pedalare in sicurezza.

Lo scorso sabato sono stati assegnati anche gli Oscar del cicloturismo: ha vinto la Regione Toscana con la Ciclopedonale Puccini. Al secondo posto la Regione Sicilia per Sicily Divide, mentre al terzo posto si classifica la Regione Veneto con la Ciclabile Treviso-Ostiglia.