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Da Cambiare Scicli:

«L’aumento delle tasse locali (IMU, TASI, TARI, COSAP, Canoni idrici, imposta di soggiorno, Addizionali IRPEF comunali e regionali ) colpisce soprattutto famiglie e imprese con redditi minimi o insufficienti a sopperire alle normali esigenze di vita, in particolare piccoli pensionati, produttori agricoli, artigiani, commercianti ed in genere  lavoratori e ceto medio. Invece non scalfisce i privilegiati che percepiscono super pensioni, super indennità, super  stipendi, né  tanto meno tutti i burocrati annidati entro le  strutture  pubbliche (Stato, Regioni, Comuni, Asp, etc.) i quali hanno sufficiente danaro per pagare le tasse e vivere negli agi e nei lussi.

 

La confisca della proprietà privata                                                                                                                    L’elevata  tassazione  determina  l’impossibilità  di  pagare  le tasse  da  parte di  tante famiglie  e  imprese generando  procedure  esecutive che  hanno  l’effetto  di  confiscare  la proprietà privata accumulata con il sacrificio di tante generazioni.

Oltre a ciò  provoca  una serie di altri effetti devastanti: 

1) recessione dell’economia e perdita di posti di lavoro originata dalla riduzione i  consumi;              2) chiusura o fallimento di imprese che non sono in grado di pagare l’enorme carico fiscale;               3) delocalizzazione all’estero di tutte quelle imprese che possono essere facilmente trasferite.

A Scicli, l’aumento della tassazione locale è avvenuto soprattutto ad opera dei partiti e poi è stato completato dai Commissari Straordinari, i quali non hanno tenuto in alcun conto dei principi di equità fiscale fissando le aliquote Imu sui terreni agricoli in maniera  discriminatoria,  vale a dire  4,60 per mille per coltivatori diretti e IAP e 8,10 per mille per tutti gli altri contribuenti e confermando la TASI al 2,5 per mille.

 

Vogliamo soprattutto ricordare che la tariffa dei canoni di occupazione suolo pubblico (COSAP) ha subito un aumento abnorme con la delibera di giunta n. 78 del 3/10/2012  approvata  dal Sindaco Susino e dagli assessori Giovanni Frasca, Giuseppe Adamo, Vincenzo Iurato e Domenica Celestre senza alcuna protesta né dei consiglieri  comunali né dei partiti politici.

 

Con   detta  delibera  è  stata  fissata  la tariffa per l’occupazione suolo pubblico, tramite ponteggi per la manutenzione delle facciate, da  0,50 a 1,00 euro, a giorno e per metro quadrato, secondo l’ubicazione delle strade,  cosicché si dovrà pagare una cifra oscillante da 1.500 a 3.000 euro al mese per 100 metri quadrati di suolo pubblica occupato. Per i passi carrabili si dovrà pagare, sempre secondo l’ubicazione delle strade, una cifra oscillante da 10,95 a 21,90 euro metro lineare, cosicché per 3 metri lineari si pagherà una cifra oscillante da  32,85  a  65,70 euro all’anno.

 

Una beffa unica a danno di tutti i contribuenti i quali sono costretti a pagare una tariffa elevatissima per occupare un suolo che “ab origine” era di loro proprietà   e che per obbligo di legge hanno dovuto cedere gratuitamente al Comune accollandosi anche le spese dell’atto notarile per realizzare la propria metà della strada.

 

Il Comitato “Cambiare Scicli” si farà promotore di una proposta di legge per escludere dalla tassazione l’occupazione di suolo pubblico relativa ai passi carrabili e alla manutenzione delle facciate degli immobili. A tal proposito comunichiamo che già si sono messi a nostra disposizione: l’On Avv. Giorgio Assenza e l’On Basilio Catanoso rispettivamente per la regione siciliana e per il parlamento nazionale».