Alla presenza del vescovo di Noto, mons. Antonio Staglianò, si è celebrata giorno 2 luglio 2010 a Scicli, la cerimonia di riapertura della chiesa di san Bartolomeo..

Alla presenza del vescovo di Noto, mons. Antonio Staglianò, si è celebrata giorno 2 luglio 2010 a Scicli, la cerimonia di riapertura della chiesa di san Bartolomeo, dopo un restauro durato tre anni. L’edificio di culto era interdetto al pubblico dal novembre del 2006, quando un distacco di stucchi dalla volta della chiesa costrinse l’allora sindaco di Scicli Bartolomeo Falla a emanare un’ordinanza, la 317 dell’8 novembre 2006, con cui si chiudeva di fatto la chiesa. I lavori di messa in sicurezza sono iniziati nell’aprile 2007. La Chiesa di San Bartolomeo risale ai primi anni del XV secolo e fu l’unica a resistere al pauroso sisma del 1693. La chiesa è composta da un’unica navata decorata con stucchi, affreschi e dorature. Gli affreschi sulla volta rappresentano San Bartolomeo nei momenti della preghiera, della benedizione, dell’arresto e del martirio. Opera d’arte inimitabile è sicuramente il Presepe risalente al 1700, vero gioiello della tradizione presepistica meridionale; al centro della scena compare la Natività, mentre gli altri personaggi, contadini e pastori, fanno da contorno. Delle statue, in origine sessantacinque, alte un metro, ne sono rimaste purtroppo oggi soltanto ventinove. Completano la chiesa la Statua dell’Immacolata e la Sacra Cassa, un’urna contenente reliquie e incisa da rappresentazioni della vita di San Bartolomeo.