scuolaNell’ambito delle attività di ampliamento dell’offerta formativa che il Liceo Classico “Umberto I” di Ragusa intende rivolgere agli alunni delle classi ginnasiali, la Soprintendente di Ragusa, Rosalba Panvini, ha accolto l’invito della Preside, Prof.ssa Nunziata Barone a organizzare una serie di lezioni di archeologiache, sulla scorta delle esperienze didattiche realizzate nei passati anni scolastici, arricchiscano le conoscenze e le competenze degli alunni sul mondo antico e siano di supporto alla programmazione delle discipline d’indirizzo e, soprattutto, di arricchimento dei programmi di storia antica.

Le lezioni, riguarderanno una serie di approfondimenti sulla casa, sui luoghi del sacro, sulle tecniche di costruzionee su altri aspetti della quotidianità nel mondo antico e saranno tenute dalla stessa Soprintendente e dagli archeologi Saverio Scerra, Annamaria Sammito e Salvina Fiorilla della Soprintendenza di Ragusa, nonché da Giovanni Di Stefano, Direttore del Museo Archeologico di Camarina.

Il corso di archeologia  sarà presentato e avrà inizio Mercoledì 27 novembre, alle ore 12.00, presso il Liceo Classico di Ragusa, ma è solo la prima di una serie di attività ed esperienze che la Soprintendenza, nella convinzione che l’educazione alla tutela e al rispetto del patrimonio e del paesaggio inizi dalle scuole, intende intraprendere e offrire a supporto dell’attività didattica degli Istituti dell’intera provincia,per migliorare le conoscenze delle nuove generazioni sul territorio e sul patrimonio culturale.

Nel contempo si coglierà l’occasione per proiettare il documentario dal titolo “Dai Prati del Mondo ai giardini degli Elisi”, prodotto dalla Soprintendenza di Ragusa, nell’ambito del progetto Archaeotur, Italia-Malta 2007-2013e rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado alle quali si intende, nei prossimi mesi, offrirne copia, per mettere a disposizione dei giovani un adeguato supporto alla conoscenza  delle pratiche funerarie che si svolgevano all’interno dell’Ipogeo di Cisternazzi a Ragusa, di recente scavato e reso fruibile dall’Ente di Piazza Libertà e dal Comune di Ragusa, preso ad esempio dell’immenso patrimonio di ipogei a carattere funerario che si aprono nelle campagne e sui fianchi delle splendide vallate del territorio ibleo.