suicidio Non ce l’ha fatta e si è impiccato per la vergogna. Era agli arresti domiciliari in un’abitazione a Ragusa un 38enne arrestato il 13 agosto scorso dalla polizia di Modica per avere picchiato la convivente, davanti ai figli minori, solo perché lei chattava con l’amica.
Non ha retto al peso dell’umiliazione e dei sensi di colpa nei confronti della donna e dei figli e ha deciso di farla finita lasciando una lettera nella quale ha descritto uno stato di malessere e insoddisfazione generale della sua vita. La  segnalazione è giunta stamattina in questura ed è stata la polizia a rinvenire il corpo senza vita. All’uomo era stato imposto il divieto di avvicinarsi nei luoghi frequentati dalla vittima e dopo l’ultima aggressione è scattato l’arresto per violenza e lesioni personali.

Il 38enne aveva anche minacciato di morte la donna usando una sciabola da sommelier. Era stata la figlia a chiamare la polizia riscendo a salvate la donna.Su Facebook molti amici del camionista, ancora increduli, si sono stretti al dolore della famiglia.

Viviana Sammito