Si delineano ancora di più i contorni del sexy-gate architettato dai fratelli Massimo e Bruno Arrabito, rispettivamente di 45 e 52 anni, originari di Scicli ma da tempo residenti a Modica, con la complicità anche dello sciclitano 49enne Francesco Statello, ai danni di un facoltoso sciclitano 62enne. Per Massimo Arrabito, il Gip del Tribunale di Modica, Patricia Di Marco, ha convalidato l’arresto, mentre per gli altri due imputati il Gip ha ritenuto che non vi fossero gli estremi per la convalida ma, ha applicato, come chiesto dal pubblico ministero, Francesco Puleio, la misura cautelare in carcere, per cui i tre restano detenuti a Modica. Intanto i tre hanno scelto i loro difensori si tratta dell’ Avv. Ignazio Galfo, difensore di Massimo Arrabito, l’avv. Carmelo Ruta difenderà il fratello Bruno Arrabito, mentre Rinaldo Occhipinti sarà il difensore di Francesco Statello. Al momento non risultano altre persone indagate, a parte l’avvenente modicana 45enne che ha preso parte al ricatto architettato dai fratelli Arrabito prima e coadiuvati dallo Statello in un secondo momento con la scusa di fare da tramite tra l’imprenditore sciclitano e i fratelli Arrabito. Messo in ginocchio dalle continue richieste di somme di denaro lo sciclitano aveva deciso di rivolgersi alle fiamme gialle.