Scicli – Sperpero di denaro pubblico. 5000euro per recintare la spiaggia di “Micenci”
- 19 Luglio 2015 - 17:17
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Mentre dal Comune di Scicli a suon di comunicati stampa cercano di far passare il messaggio che l’Amministrazione Comunale che sta guidando la città lo fa cercando di risparmiare, dalle determine si evince il contrario. I pinocchio vengono smascherati dalle determine: recintare con un po di rete e 4 paletti in legno ci è costato 4.819 (quattromila ottocento diciannove euro).
Roba da non crederci, ma pare proprio sia così. La città è allo sbaraglio: non esiste un filo di programmazione estiva, niente spettacoli, strade con grosse buche, borgate e quartieri dimenticati; e intanto si spendono quasi 5.000 euro per una piccola recinzione? Ma stiamo scherzando?
Intanto l’ex assessore Schillaci attraverso un post su FB precisa che: “Le cose stanno cosi. Nel luglio 2014 un progetto comunale per un importo di 45000 euro (fondi disponibili) concertato con gli enti competenti fu bloccato per un solo e unico voto contrario espresso in maniera del tutto inaspettata da un membro (che neanche si presentò) della Conferenza dei Servizi. Poche settimane dopo lo STESSO progetto fu approvato (e qui ognuno già può fare i propri pensierini su come vanno le cose). Sono passati 12 mesi. Invito coloro che hanno fatto di tutto per far commissariare la città (in particolare segretario pd e senatrice) a farsi avanti presso la triade per chiedere quali sono le ragioni di tanto ritardo nell’aprire il cantiere”.
Qui sotto pubblichiamo la determina, la foto della recinzione e quella dei lavoratori improvvisati che hanno eseguito i lavori, senza rispettare le norme basi della sicurezza nei cantieri.
concetta iacono
scusate, ma volevo puntualizzare una cosa! la prima foto riguarda sicuramente i lavori fatti venerdì 17 luglio 2015… ma la seconda risale ad almeno 6 anni fa!!!
Ginevra
Mi sembra veramente vergognoso questo articolo in primo luogo perché è stata messa una foto di sei anni fa nel secondo riquadro mentre la recinzione e’ molto più ampia almeno 300 m. E poi per noi mamme di Donnalucata con i bambini che corrono di qua e di la tt il giorno non è bello sapere che rischiano la vita chiedetelo alla turista che 2 mesi fa stava per morire in quella palude pericolosa…….mi sembra il minimo che finalmente si sia provveduto non penso che con 500 eur si poteva fare una recensione sicura, o no ? Meglio il teatrino in piazza che le vite umane?
Giampaolo Schillaci
Alla Conferenza dei servizi del luglio 2014 ricordo bene l’accordo di tutti i presenti sulla considerazione che una recinzione realmente resistente all’azione del mare non si sarebbe potuta ragionevolmente fare e che perciò l’unica era dare luogo ad un progetto definitivo di drenaggio. Ora possiamo sperare che ci si sia sbagliati e che la recinzione in paletti di castagno possa durare almeno per quanto resta della stagione balneare. In merito al progetto, sono passati esattamente dodici mesi e non sappiamo ancora niente. La comunicazione ai cittadini continua a non essere il pezzo forte del Municipio di Scicli. Ne approfitto per informare che lo spessore massimo della sabbia in quei luoghi è di circa 1,5 metri, cosa che magari non farà dormire sonni tranquillii a chi si ostina a girare intorno alla risorgenza principale nonostante i divieti, ma che spiega perché nessuno ha rischiato realmente la vita sino ad ora e perché non succederà in futuro.
Giampaolo Schillaci
Sono costretto a tornare sull’argomento dalla lettura dei precedenti commenti, che rimandano alle foto pubblicate. Personalmente, credo che la seconda foto voglia fare vedere la differenza fra le recinzioni, ragione per la quale non è importante l’epoca dello scatto precedente. Ognuno, comunque, commenti come vuole. La foto che riprende l’attualità mi lascia stupefatto, perché non si intravede alcun DPI (chi sa mi capisce bene). Oggi la Comunità Commissariata ha imparato un altro dei possibili legami fra legalità presunta e sicurezza reale delle persone.
TamTam
DPI = dispositivi di protezione individuale
Sig. Schillaci lei evidentemente non è aggiornato sulle nuove tecnologie in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, il lavoro è stato eseguito secondo la recente legge 40 1/2 del 2015 in materia di lavori pubblici in sostituzione della legge 81/2008
I DPI usati fanno parte dell’ultima collezione PRIMAVERA/ESTATE e sono:
– Magliettina invisibile anti taglio e perforazione
– Guanti in pelle umana che si adattano alla mano del lavoratore
– Infradito con suola in acciaio e puntale inesistente
– Pantalone modello jeans anti-deflagante
Paletta, secchiello, braccioli e materassino purtroppo non sono venuti in foto.
Tomtom
Io fossi in lei sig Schillaci mi starei zitto