E’ rimasto fino alle 3 di notte nell’aula consiliare in compagnia dei dipendenti comunali in assemblea permanente il sindaco di Scicli Franco Susino, al ritorno dalla deludente missione palermitana, che ieri ha visto oltre cento dipendenti del Comune di Scicli occupare la sede dell’assessorato regionale agli Enti Locali.

Nel corso della conferenza stampa tenuta stamani nell’aula consiliare del Comune, alla presenza dei dipendenti in assemblea, il primo cittadino ha fatto il quadro della situazione finanziaria.

Non abbiamo interlocuzione con il governo regionaleha dichiarato Franco Susino –. Sono continuamente in contatto con gli altri sindaci iblei e con i sindacati. E’ chiaro il gioco al rimpiattino  tra l’assessorato regionale al Bilancio e l’assessorato regionale agli Enti Locali. Da qui a qualche ora saranno indetti consigli comunali permanenti in tutti  i municipi della provincia per significare lo stato di allarme sociale che si è determinato. Non è pensabile che si possa attendere la celebrazione delle elezioni e l’insediamento del nuovo governo, perché i sindaci di questa provincia possano trovare qualcuno con cui parlare. Molti comuni siciliani stanno dichiarando il dissesto, e mi spiace dover fare le mie rimostranze all’Anci per la flebile azione di protesta fin qui messa in campo. La Regione ha decurtato del 48% i trasferimenti ai comuni, è in gioco la stessa sopravvivenza delle realtà municipali. Ma c’è di più. Ci sono servizi che la Regione demanda ai comuni. Penso ad esempio ai ricoveri per bambini in difficoltà. A Scicli, a fronte di 41mila euro anticipati dal Comune per assicurare questi basilari servizi, la Regione ha accreditato solo 6mila euro. La coperta è diventata troppo corta e mi rincresce dover rivelare che, contattato telefonicamente ieri pomeriggio, il governatore Raffaele Lombardo si sia detto stupito e non informato delle difficoltà dei comuni iblei. La nostra azione di rivendicazione dei giusti diritti dei lavoratori non ha e non può avere colore politico, io non sono controparte dei lavoratori e anzi esprimo il mio pubblico plauso per il senso di responsabilità che hanno mostrato sino a questo momento. Non sono preoccupato solo per gli stipendi, ma anche per i tanti privati, ditte appaltatrici e fornitrici del Comune, che attendono il saldo di fatture emesse e non onorate da noi. Alcune di queste imprese sono state costrette a licenziare. E della vicenda umana e professionale di questi lavoratori io sento il peso e la responsabilità”.

Nonostante dunque siamo sotto elezioni, nessuno dei parlamentari regionali iblei uscenti e ricandidati, riescono a sbloccare questa inumana situazione finanziaria che la provincia iblea sta vivendo.