RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

A pochi giorni di distanza dal servizio di scerbatura e spazzolamento delle vie del centro storico, tanto decantato dalla ditta di nettezza urbana attualmente incaricata, noto con stupore in che paese prospero e fertile abbiamo l’onore di vivere! Nonostante i lunghi periodi di siccità che affliggono le nostre zone, passeggiando per le vie del centro, ho potuto appurare la ricrescita, quasi miracolosa, dei cespugli di parietaria che fanno capolino tra il selciato del martoriato vico Toce. Ma più che dai naturali ornamenti floreali che la natura ci propone, la mia attenzione è stata attirata dalle orme della fauna che caratterizza questi luoghi. Da tempo ormai immemore, infatti, questo vicoletto alle spalle del Patrimonio Unesco di via Mormino Penna e dei suoi mirabili monumenti, Municipio compreso, è stato scambiato per discarica a cielo aperto e non solo.

Capisco, e l’abbiamo provata in tanti, la rabbia di chi vede lambita la propria abitazione da cumuli di oggetti disfatti raccozzati in un angolo; invero, ci provarono, qualche anno fa, alcuni abitanti del luogo, ad arginare il fenomeno di inciviltà galoppante che affligge il sito, indignati per il continuo traffico di tutte quelle sostanze di origine vegetale o sintetica che, agendo sul sistema nervoso centrale, provocano stati di dipendenza fisica e/o psichica, anche dette stupefacenti, e per quell’odore acre di urina che qualcuno, uscito dalle grotte della preistoria, non riuscendo a raggiungere il vicino “Cesso Pubblico”, deposita dietro l’angolo. In un moto di rabbia mista ad autodifesa, venne installato un cancello, impedendo così il transito nella pubblica via.

Ora, che i social siano una pistola messa in mano ad un esercito di cecchini senza il porto d’armi è cosa risaputa, resta da capire se alle vittime venga dato anche un giubbotto antiproiettile per difendersi dalla cattiveria; di sicuro i proprietari delle abitazioni prospicienti il famoso Vico non ne erano dotati e, a furia di segnalazioni sul web, le autorità preposte intimarono loro di rimuovere il cancello. Ebbene, gli anni passano, le amministrazioni si susseguono, i vicoli pubblici del centro storico chiusi da cancelli abusivi proliferano tra la noncuranza e la falsa disattenzione delle autorità competenti, ma il Vico Toce giace sempre là, mesto e bisunto, nonostante le molteplici segnalazioni inviate al Palazzo di Città; si trova proprio all’angolo con via Quartier Fontana, oggetto di scerbamento e pulizia appena qualche giorno fa. È sito proprio lì, dietro le quinte, in un quartiere scerbato e pulito, ma non troppo.

L.A.