“Durante le ultime sedute del Consiglio Comunale ho, purtroppo, avuto modo di constatare come sempre più spesso questa Amministrazione, dimentichi o meglio ancora, deliberatamente ignori, quelle che sono le prerogative del Consiglio Comunale e dei consiglieri che lo compongono. Infatti, nel primo anno di questa nuova sindacatura il Consiglio Comunale è stato convocato prevalentemente con procedura d’urgenza, utilizzando quello che dovrebbe essere la massima espressione di rappresentanza della cittadinanza come un organo deputato alla mera e, preferibilmente acritica, ratifica dell’operato di questa Amministrazione, con evidente e palese frustrazione di quello che è il dibattito politico, tanto nella sede che gli è propria, ossia il Consiglio stesso, tanto fuori, in città.” Queste le parole della consigliera comunale Caterina Riccotti.

La Riccotti, che nelle passate elezioni amministrative era finita al ballottaggio contro l’attuale sindaco Marino, scrive: “Non posso non denunciare come questa Giunta palesi una totale carenza di senso delle istituzioni e un deliberato spregio di quelle che sono le prerogative dei consiglieri comunali, nel loro ruolo di rappresentanti dei cittadini e controllori dell’operato degli amministratori. Questo avviene, ed è già avvenuto, ogni qualvolta in cui questa Amministrazione ha deliberatamente deciso di non ottemperare alla richiesta di risposta scritta alle interrogazioni proposte. È successo, più volte – afferma Caterina Riccotti -, con un’interrogazione proposta dalla sottoscritta e avente ad oggetto il destino della struttura polivalente sorta a Donnalucata ma ancora non fruibile a causa della mancanza della esecuzione delle opere di urbanizzazione. Laddove la situazione assume dei contorni peraltro grotteschi considerato che la progettualità della struttura nasce proprio dal governo che vedeva come Assessore ai Lavori Pubblici proprio il geom. Enzo Giannone, attuale Assessore alle Opere Pubbliche, e lo stesso silenzio appare ancora più pesante da parte dell’Assessore allo Sport e Borgate, Giuseppe Puglisi, che tanti proclami in campagna elettorale ha fatto sull’efficientamento delle strutture.




In questo caso è evidente che la cittadinanza, per tramite della sua rappresentanza istituzionale, ha il diritto di conoscere lo stato dell’arte dell’opera, che è stata legata, in maniera del tutto incomprensibile, alla realizzazione delle opere di urbanizzazione da parte di un privato che ha sottoscritto una convenzione con l’ente e quindi alla realizzazione di un complesso residenziale, ancor più oggi che la struttura è stata utilizzata nel periodo estivo, non si comprende con quali autorizzazioni.

Allo stesso modo l’Amministrazione ha del tutto omesso di rispondere per iscritto all’interrogazione protocollata lo scorso 26 luglio ed avente ad oggetto l’esercizio abusivo di attività danzanti in alcuni locali delle nostre borgate marine, per come rilevato dalle autorità in una serie di operazioni di controllo sul territorio. Anche in questo caso, anche e soprattutto alla luce delle notizie riportate pressoché quotidianamente dagli organi di stampa, il deliberato silenzio della Giunta di fronte ad una più che legittima sollecitazione che investe il tema più ampio della legalità suggerisce che qualcosa, a Palazzo di Città, non va come dovrebbe, forse, non si comprende la gravità delle condotte contestate, forse, nel chiuso del Palazzo, ci si illude che in città tutto vada bene.

Un clima ovattato che non risparmia neanche i consiglieri di maggioranza i quali, ben lungi dal rivendicare la centralità del loro ruolo si sono adagiati in questa scia di silente e cieca accondiscendenza nei confronti dell’operato e dell’agire di un’Amministrazione che ad oggi non ha ancora ben compreso l’importanza del dibattito politico quale essenza del confronto democratico per la crescita della città. L’auspicio – conclude Caterina Riccotti -, al rientro dalla pausa estiva, è che questa maggioranza prenda coscienza dell’essenzialità del dibattito politico per la costruzione armonica della città che verrà e restituisca al Consiglio Comunale e ai consiglieri la centralità che la legge gli assegna nella vita democratica dell’Ente.