rocco_verdirame[1]L’ex consigliere comunale Rocco Verdirame  è stato tra i firmatari, assieme ad altri suoi colleghi consiglieri ai sensi dell’art. 10 del vigente regolamento comunale, della “proposta di deliberazione per la disciplina di installazione e gestione dehors”, inviata al Presidente del Consiglio – pro tempore, tramite protocollo generale in data 3 Marzo 2014.

Il consiglio comunale, lo scorso mese di Febbraio ha  approvato l’importantissimo strumento di disciplina  comune nell’arredo e nella sistemazione degli spazi esterni al servizio delle attività di ristorazione esistenti e per quelle da realizzarsi all’interno del territorio comunale.

“Dall’esame delle delibere in oggetto – scrive Rocco Verdirame -, purtroppo ho riscontrato incongruenze errori e/o superficialità che voglio riportare qui di seguito:

Deliberazione C.C. n. 19 del 13/02/2015. (in seconda convocazione). Il Presidente in apertura comunica che sono stati presentati n. 4 emendamenti di cui uno predisposto dalla 2ª commissione che viene letto dal Cons. Alfieri. Il presidente alle ore 19,50, sospende la seduta.

Alla ripresa della seduta (ore 20,25), il Presidente chiede all’ing. Spanò, presente alla seduta “atteso che manca il parere del Settore Entrate, se vi sono aspetti della problematica per cui occorre chiedere il parere di altri settori o magari di enti esterni (ad es. UNESCO)”.

L’ing. Spanò “sostiene che è opportuno che siano richiesti i pareri ai Vigili per la problematica della viabilità, per l’uso del suolo pubblico, alla Soprintendenza per le aree sottoposte a vincolo. Consiglia di sottoporre alla Soprintendenza una stesura definitiva del provvedimento con gli emendamenti apportati”. Poiché si decide di esitare gli emendamenti, vengono messi ai voti l’accettazione dei tre emendamenti, essendo il quarto emendamento presentato dal cons. Puglisi ritirato dallo stesso, a seguito delle perplessità manifestate dall’ing. Spanò.

Successivamente si procede all’approvazione dell’emendamento presentato dalla 2ª Commissione di cui però non si riscontra alcun parere da parte dei Capi Settori interessati, mentre gli emendamenti n. 2 (alleg. 2) e n. 3 (alleg. 3) avevano ottenuto il parere favorevole dell’ing. Spanò, a seguito di precisazioni resi dal proponente ai due emendamenti durante la trattazione e vengono approvati, come mail cin consiglio, dopo aver sentito l’ing. Spanò non ha assunta l’alcuna decisione in merito? E rinviato la seduta del Consiglio Comunale all’11/02/2015, dopo avere approvato tutti gli emendamenti?

Deliberazione C.C. n. 23 del 11/02/2015. Il Presidente in apertura dei lavori comunica al consiglio che “nella seduta del 03/02/2015 si è già trattata e sono stati approvati n. 3 emendamenti che si allegano in copia (allegato 1-2-3)”, e dà lettura dei pareri del Capo Settore Entrate e del Comandante della P.M. pervenuti  nella seduta odierna, ma non si fa alcun cenno del parere reso dal Responsabile del Servizio Studi e pianificazione del territorio e si consente di proporre nuovamente al consiglio altri emendamenti, in contrasto con l’art. 46, coma 7, del regolamento comunale.

A tal proposito, si chiede: in base a quale articolo del regolamento, è stabilito che una volta trattata la proposta ad emendare la stessa, quando i pareri dei capi settori sono già stati resi noti, anche se giustamente, la votazione sugli emendamenti avviene separatamente, rispetto alla seduta precedente dove i tre emendamenti, già erano stati approvati in un’unica votazione?

Come mai nel primo emendamento della seduta dell’11/02/2015 stranamente si fa riferimento del cons. Puglisi del tutto inesistente perché ritirato dallo stesso a seguito delle perplessità verbalmente rilevate dal Capo Settore Tecnico?

Perché votare il secondo emendamento che a parere del sottoscritto era da ritenersi improponibile in quanto revoca la “determinazione sindacale n. 218 del 25/10/2010 e loro eventuali successive modificazioni e integrazione senza conoscerne gli effetti e se la stessa è un provvedimento prodotto dall’Amministrazione Comunale.

Perché sono state ignorate le osservazioni rese alla proposta di regolamento dal Responsabile del Servizio Studi e pianificazione Ing. Guglielmo Carbone? Forse perché andavano a toccare qualche “nervo scoperto”? Come mai non sono state recepite le richieste inserite nel parere del Capo Settore Tributi?, Come mai è stato ignorato quanto rilevato, nel suo parere, dal Comandante della P.M.?

Inoltre dalla lettura del regolamento emendato ed approvato si segnalano ad esempio alcune incongruenze fra l’art. 2 comma 1 e l’art. 5 comma 2; vengono mantenute le stesse strutture esistenti senza avere valutato che le stesse andranno a contrastare con l’apertura dei nuovi locali vedi art. 4 ultimo comma ecc.

Signor Presidente del Consiglio – scrive in questa nota Verdirame -, credo  che sulla base di quanto sopra osservato non avendo recepito nessuna delle proposte avanzate dai Capi Settori i pareri non potevano essere considerati favorevoli e quantomeno il consiglio avrebbe dovuto respingere o rinviare, come avvenuto per altre proposte precedentemente esitate dallo stesso, per approfondimento della materia, anziché approvare uno strumento sicuramente di difficile applicazione.

È sconcertante notare come il Consiglio Comunale, alla fine del proprio mandato, ha adottato il sistema dei due pesi e due misure nello svolgimento della propria funzione – afferma ancora l’ex consigliere comunale -. Per molto meno infatti sono state bocciate e/o rinviate proposte di deliberazioni, sconfessate dagli stessi presentatori, come ad esempio la proposta sui criteri generali ordinamenti uffici e servizi; la modifica del regolamento del consiglio comunale; senza dimenticare ovviamente la telenovela della proposta della modifica del regolamento dei servizi indivisibili che in data 03/03/2015 la terza commissione, come si rileva dal verbale della stessa, su “disponibilità” del cappo settore entrate dott.ssa Drago ha rinviato il parere per maggiori approfondimenti al 10/03/2015, alle ore 17,00, per poi il giorno 1170372015 e (non 10 marzo) dopo ampia discussione sul punto, come si evince dal successivo verbale, la stessa commissione ha deciso di aggiornare la seduta e data da destinarsi.

Come mai e stranamente durante la seduta del consiglio comunale del 17/03/2015, nonostante la nota prot. 419 del 12/02/2015, del Capo Settore Tributi, inviata al segretario comunale giusto riscontro n. 33 del 10/03/2015, con la quale, dopo avere esaminato l’intero articolato proposto, esprimeva il proprio parere favorevole all’art. 33 bis; dichiarava che l’art. 33 ter relativamente alla “Riduzione ed esenzioni” doveva contenere solamente la detrazione previste dal comma 679 dell’art. 1 della L. 147/2013; rammentava al consiglio che il regolamento doveva contenere “l’individuazione dei servizi indivisibili e l’indicazione analitica, per ciascuno di tali servizi, dei relativi costi alla cui copertura la TASI è diretta, (art. 1 comma 682)”; (cosa questa che tra l’altro il sottoscritto, da consigliere comunale in precedenza aveva già presentato richiesta scritta per conoscere tali dati, senza averne ricevuto alcun riscontro ad oggi) ed infine faceva rilevare che quanto disposto dall’art. 33 quater, era già stato previsto dall’art. 33 dello stesso Regolamento, si è deciso di rinviare il punto ad un prossimo C.C.?

Come mai sempre nella stessa seduta nonostante la nota n. 718 del 16/03/2015 con la quale il Capo Settore Finanze ha espresso “parere non favorevole alla proposta in oggetto in quanto non conforme alle norme richiamante nel parere di regolarità tecnica, così come reso dal responsabile del Settore Entrate”. (a mio parere la Dottoressa Galanti in questo caso, forse “presa” dalle mille incombenze cui deve fare fronte, non ha letto bene il parere della Dott. Drago o ne ha frainteso alcuni passaggi); si è deciso di rinviare il punto ad un prossimo C.C.?

Come mai il consiglio comunale, preso atto di quanto relazionato dal consigliere Vindigni sui lavori della terza commissione, ha poi deciso con la delibera n. 48 del 17/03/2015, di accettare la proposta di rinvio del punto, ad un prossimo C.C.?

I consiglieri comunali erano a conoscenza dei pareri dei Capi Settori? Sono stati messi a conoscenza della decisione presa dalla terza commissione nella seduta del 11/03/2015?

E come mai, almeno a leggere il verbale, la terza commissione ha deciso di rinviare i lavori a data da destinarsi?

Ed infine – conclude Verdirame – che fine ha fatto il lavoro svolto e a quale risultati sono stati raggiunti dal gruppo intersettoriale per l’applicazione e l’aggiornamento della Cosap, costituito con la deliberazione della giuinta comunale n. 97 del 13/06/2014?