tratto da La Sicilia




Se si vuole impedire che a Scicli nasca la piattaforma per il trattamento dei rifiuti pericolosi e non da 200 mila tonnellate in contrada Cuturi, proposta dalla ditta Acif, occorre fare in fretta e, soprattutto, trovare soluzioni adeguate in alternativa ad un percorso autorizzativo che appare inarrestabile. Questo lo spirito che ha indotto Legambiente e il Comitato per la tutela della salute e dell’ambiente ad organizzare una assemblea cittadina prevista per oggi pomeriggio alle 17:30 all’interno del Cine Teatro Italia. All’iniziativa, oltre al sindaco di Scicli, Enzo Giannone, e alla deputazione iblea, sono stati inviati anche i deputati regionali Claudio Fava e Giampiero Trizzino oltre che il siracusano Fabio Granata. Lo scopo dell’iniziativa è quello di fare il punto sulla procedura, valutare le viarie strade che possano impedire l’ampliamento dell’impianto e capire chi è realmente contrario a questa piattaforma e chi invece fa finta di essere in disaccordo, ma al contempo rema all’inverso. “Il senso dell’assemblea – spiega Alessia Gambuzza, presidente di Legambiente Scicli- è quello di contribuire alla  conoscenza di quanto accaduto nel corso del procedimento autorizzativo per la piattaforma Acif e di fare in modo che la cittadinanza possa contribuire a scegliere le azioni da intraprendere insieme alle istituzioni e alle personalità che hanno accettato di essere presenti. Il fine ultimo non è altro che quello di garantire la salute dei cittadini e la cura del territorio”. Secondo la neo deputata del Movimento 5 stelle Stefania Campo, qualcosa non torna nell’atteggiamento nella giunta regionale targata Nello Musumeci che non ha fatto nulla per impedire lo stop in aula della mozione presentata dai pentastellati all’Ars. “Sull’Acif – ha scritto la Campo- Musumeci ha dimostrato di essere incoerente e non più credibile”. Le motivazioni che hanno indotto Stefania Campo a dichiarare ciò sono da ricercare nella presentazione della mozione presentata dal Movimento 5 stelle  per chiedere la revoca della valutazione di impatto ambientale (Via) dell’impianto, mozione rigettata dalla maggioranza.

“Qualora lo avesse dimenticato- sostiene ancora Stefania Campo- al Governatore ricordiamo le dichiarazioni da lui stesso rese due anni fa in commissione regionale Antimafia e riportate da alcune testate in riferimento all’autorizzazione rilasciata allora dal dipartimento Acqua e rifiuti all’Acif per l’ampliamento dell’impianto per il trattamento di rifiuti pericolosi e non. Non solo allora da presidente dell’Antimafia regionale non aveva escluso un’indagine della Commissione per chiarire alcuni aspetti poco chiari, ma aveva altresì affermato che non può accadere che i politici locali non sapessero nulla e, chi lo crede, è in malafede e che andava capito a chi serviva questa discarica, per quali fini reconditi, se il silenzio è doloso o è stato frutto di insensibilità”. Stefania Campo si riferisce a dichiarazioni rilasciate dall’attuale presidente della regione il 6 maggio del 2016 quando fece intendere un interessamento della commissione antimafia, della quale era il presidente, per chiarire alcuni aspetti della vicenda Acif ritenuti poco chiari. “La vastità del fenomeno –dichiarò Musumeci- è sfuggita alla valutazione seria e concreta della politica”.

Stefania Campo evidenzia oggi tutta la preoccupazione per questo mega impianto, che “potrebbe sorgere a pochi passi da un sito Unesco e potrebbe danneggiare l’economia del territorio a vocazione agricola e turistica”.