ospedale-busacca[1]La Segreteria Territoriale Nursind Ragusa esprime preoccupazione ed incertezza sul futuro del Busacca.

“Nel mese di Ottobre avevamo chiesto alla Direzione un confronto sulle tematiche dei servizi ospedalieri del Busacca ed inviato nota di incontro – si legge in una nota stampa del Nursind -;  tale atto da parte della direzione strategica non è stato attenzionato ed oggi ci ritroviamo con una trasformazione della medicina in Lungodegenza, con una Chirurgia che in questo frangente deve essere chiusa per lavori di ammodernamento. Ci chiediamo se non poteva essere trasferita in altri locali del nosocomio come per esempio il padiglione N, per intenderci nei locali ex medicina ed ex ortopedia?  Trasferimento di personale sanitario (per lo più infermieristico, in mobilità il personale della Medicina e adesso quello della Chirurgia ed in futuro?) senza il minimo confronto sindacale e legittimità sulle mobilità e sugli accordi in precedenza stilati.

Segnaliamo anche la preoccupazione par il futuro della Psichiatria, il problema del Pronto Soccorso che non ha modo di esistere se non esiste una degenza e gli strumenti diagnostici che diano risultati in tempi brevi – si legge ancora nella nota stampa del sindacato -. Ricordiamo la chiusura del laboratorio analisi divenuto ormai solo punto prelievo senza la possibilità di fare alcun esame il laboratorio analisi e stato trasferito in toto esistono solo locali vuoti dove allocare altri servizi. Per non parlare di mancanza di personale ausiliario, una unità presente in tutto il nosocomio.

La Direzione Generale non si è mai confrontata con le parti sociali in merito a tutte queste trasformazioni e chiusure di servizi. Anzi ha colloquiato con parte dei sindacati estromettendo altri e con parte della RSU per altre faccende. E normale che in questa azienda esistono sindacati di comodo e sindacati nemici cosi come ci siamo sentiti nominare in alcuni tavoli contrattuali. Una organizzazione sanitaria deve avere come obiettivo il miglioramento dei servizi sanitari con ampi spazi di democrazia e colloquio tra le parti (amiche e nemiche), al Busacca di Scicli il termine rifunzionalizzazione significa solo CHIUSURA. Ed è inaccettabile che questo stia avvenendo sotto gli occhi di tutti gli attori principali che sono deputati alla salvaguardia del bene comune, LA SALUTE (ART. 32 DELLA COSTITUZIONE)”