Nella serata di ieri i militari della Tenenza di Scicli hanno dato esecuzione ad un provvedimento, emesso dal Tribunale di Ragusa – Ufficio Esecuzioni Penali, di sospensione provvisoria dell’affidamento ai servizi sociali nei confronti di un 37enne straniero, residente nella città barocca, celibe e con numerosi pregiudizi di polizia a carico. Il provvedimento, con il quale è stata disposta la carcerazione, è scaturito a seguito delle reiterate violazioni della misura alternativa al regime detentivo che era stata concessa all’interessato che, più volte, sono state accertate dai militari della locale Tenenza.

La sua posizione si è aggravata anche a seguito della denuncia a piede libero della scorsa settimana durante i servizi di controllo straordinario del territorio predisposti dal Comando Compagnia di Modica, organizzati con l’ausilio del 12° Reggimento Carabinieri Sicilia e, nello specifico, con la Compagnia di Intervento Operativo (CIO). Durante queste attività l’uomo è stato trovato in possesso di un coltello, di cui non ha fornito giustificazione per quanto ne concerne il porto, e sostanza stupefacente del tipo hashish. L’acquisizione di tutti questi elementi, con il riscontro sul campo della pericolosità sociale del soggetto di interesse, ha fatto sì che venisse disposto un provvedimento più restrittivo per la sua libertà personale. Motivo per cui, sulla base di queste risultanze, l’Autorità Giudiziaria ha sospeso l’affidamento in prova al sevizio sociale e sostituito la misura con il regime carcerario, ritenuto unico strumento per avviare un percorso rieducativo.

Pertanto, anche in questo caso, l’Arma ha concretizzato la sua finalità di garantire un regolare assetto per ciò che afferisce il settore dell’ordine pubblico, in modo da garantire alla cittadinanza un quieto vivere.

INDAGINI OMICIDIO OTTAVIANO

Proseguono intanto le indagini dei Carabinieri per dare un volto e un nome e arrestare il responsabile o i responsabili che hanno ucciso Peppe Ottaviano, trovato privo di vita lo scorso 12 maggio nella sua abitazione, in pieno centro storico.

L’autopsia ha confermato che Ottaviano è stato ucciso a botte, riportando fratture al cranio e alle costole. Durante la serata dell’omicidio, Ottaviano era in compagnia “di amici”, ripresi anche da alcune telecamere di sorveglianza del quartiere. Sulla scena del crimine hanno lavorato per due giorni anche i RIS, che hanno rilevato impronte e altri elementi utili ad individuare i nomi di coloro che avrebbero trascorso con la vittima gli ultimi minuti di vita. Ad oggi però nessuna prova concreta per sbattere in galera i malviventi che hanno commesso l’efferato crimine.