giuseppe implatini«Premesso che codesta Commissione Straordinaria ha approvato la direttiva al Capo Settore Entrate, con Delibera n. 35 del 24/7/2015, di predisporre apposita proposta di deliberazione  di incrementare le aliquote IMU e TASI al massimo consentito dalla normativa vigente nonché di ridurre l’aliquota IMU sui terreni agricoli al 4,60 per mille a favore dei soli coltivatori diretti e IAP. In merito alla riduzione  l’aliquota IMU sui terreni agricoli al 4,60 per mille a favore dei soli coltivatori diretti e IAP si osserva quanto segue.

L’art. 13, comma 6, della Legge n. 214/2011  stabilisce che l’aliquota di base dell’imposta è pari allo 0,76  per  cento. I comuni con deliberazione del consiglio comunale,  adottata  ai  sensi dell’art.  52 del decreto legislativo 15 dicembre  1997,  n.  446, possono modificare, in aumento o in diminuzione, l’aliquota  di  base sino a 0,3 punti percentuali. E’ evidente quindi che tale formulazione consente di modificare a piacimento le aliquote IMU  nella misura massima di 0,3 punti percentuali. Ma tale potere è stato delimitato  dalla Circolare del MEF N. 3/DF  del 18 Maggio 2012 (pag. 9) la quale ha specificato che “la manovrabilità delle aliquote  deve essere sempre esercitata nel rispetto dei criteri generali di ragionevolezza e non discriminazione”.

 Pertanto la scelta di ridurre le aliquote IMU soltanto per i coltivatori diretti e IAP ha carattere discriminatorio verso tutti gli altri contribuenti ed in particolare verso i pensionati con  redditi insufficienti a sopperire alle normali esigenze di vita. Tale scelta inoltre aggrava, ancora di più, la disparità di trattamento tra contribuenti in palese violazione del principio di uguaglianza, di cui all’art. 3 della Costituzione. A tal fine basta un solo esempio:

Terreno con reddito dominicale di €  846,00                                                                                                           IMU da versare  €  76,18 per coltivatori diretti e IAP                                                                    IMU da versare  €  1.085,00  per tutti gli altri contribuenti

Pertanto, confidando nel senso di giustizia della Commissione Straordinaria e nell’osservanza dei criteri di ragionevolezza e non discriminazione”,  la scrivente associazione NOVA LEX  invita a stabilire  l’aliquota IMU sui terreni agricoli in misura eguale per tutti  del 4,60 per mille.

Infine dobbiamo evidenziare che i gruppi politici che hanno votato a favore della Legge  che ha permesso di introdurre l’Imu sui terreni agricoli (art.  22 , co 2, Legge  23 giugno 2014,  n. 89),  sono: PD (renziani) – PD (sinistra) – Scelta Civica – NCD di Alfano e comunisti di SEL.                                                                                                                                                                                                                                     

In merito all’incremento dell’aliquota TASI al massimo della normativa vigente dobbiamo sottolineare che il Consiglio comunale delibera l’individuazione dei servizi indivisibili e l’indicazione analitica, per ciascuno di tali servizi, dei relativi costi da finanziare alla cui copertura la TASI  è diretta, in conformità dell’art. 1, comma 682 e 683 della Legge n. 147/2013 nonché dell’art. 32  del  Regolamento IUC di cui alla delibera n. 122 del 25/8/2014.

E’ evidente quindi che l’aliquota TASI deve essere fissata nella misura da produrre una entrata pari ai costi dei servizi da coprire e pertanto la fissazione di una aliquota massima a prescindere dai costi da finanziare sarebbe palesemente illegittima per violazione di legge e del Regolamento IUC. Si invita pertanto la Commissione Straordinaria a voler fissare l’aliquota TASI nella misura strettamente necessaria a coprire i costi dei servizi indivisibili.    

In conclusione dobbiamo sottolineare che la situazione disastrosa del Comune di Scicli è stata originata, da decenni di sperperi e di politica clientelare, attuata dal regime dei partiti di ipocrisia democratica».