scicli via pennaNon ha alcuna lesione, non ha alcun segno di violenza sessuale la donna di 30 anni di Massa Carrara che ha denunciato ai carabinieri del suo paese di essere stata violentata da due uomini nel bed and breakfast sciclitano dove la stessa ha alloggiato la sera del 26 dicembre. Il referto medico è stato inviato dai carabinieri di Massa Carrara sulla scrivania del capitano Edoardo Cetola, il comandante della c0mpagnia di Modica che adesso ha in mano le indagini.

Un caso dai contorni poco chiari e su cui i carabinieri della compagnia di Modica stanno ancora indagando. La presunta vittima della violenza non è andata a farsi visitare all’ospedale di Scicli ma in quello di Massa Carrara, il 27 dicembre, sporgendo querela per violenza sessuale due giorni dopo, il 29 dicembre. E’ stata intanto individuata la struttura ricettiva dove la turista risulta registrata ma la proprietaria ha confermato di averla vista entrare sempre sola, tranne quella notte quando la donna sicuramente aveva in possesso le chiavi per entrare nel bed and breakfast.

Nella sua camera, la mattina seguente, è stato trovato tutto in ordine quindi non è stata confermata la versione della donna secondo cui la mattina della presunta violenza ha riferito di essersi trovata in una pozza di sangue.  La turista è arrivata a Scicli il 26 dicembre sola ed è andata via la mattina del 27 dicembre: forse aveva appuntamento con  qualcuno?  Poi è tornata a Massa Carrara dove ha denunciato il fatto.

La donna ha raccontato di avere trascorso la notte in un locale con due giovani, conosciuti sul posto, e di essere tornata al bed and breakfast con loro ma poi non ricorda più nulla. Secondo gli inquirenti la donna non è stata neanche chiara ma solo elusiva, perché –  come lei stessa ha raccontato –  non ricorda nulla.  I Carabinieri stanno comunque  indagando sugli autori della presunta violenza passando a setaccio tutti i bar e i locali notturni di Scicli con la foto della vittima per capire con chi ha trascorso la notte e cos’è accaduto nelle ore successive.

Viviana Sammito