Il fondatore di Diventerà Bellissima e presidente della Commissione Antimafia all’Ars, Nello Musumeci, Lunedì sera è stato in visita a Scicli per incontrare amici e simpatizzanti. Il deputato regionale ha raggiunto la cittadina barocca dopo essere stato a Santa Croce Camerina dove, anche in quel caso, ha incontrato le persone che guardano con interesse al progetto civico che mira ad esprimere il prossimo presidente della regione. Musumeci, accompagnato da Angelo Giallongo, uno che al movimento ha aderito sin dalla prima ora, ha parlato alle persone in un incontro intimo avvenuto all’interno di un noto locale di Scicli. Diventerà Bellissima non è il movimento di Nello Musumeci, ma il Movimento con Nello Musumeci, una asserzione esternata da Giallongo ed apprezzata dall’ex presidente della Provincia di Catania che ha spiegato ai presenti perché dell’esigenza di far nascere un nuovo movimento. Diventerà Bellissima (nome preso da una frase detta da Paolo Borsellino in uno dei suoi ultimi interventi pubblici) è la casa di tanti, sono migliaia in tutta Italia, che oggi sono senza un partito e il riferimento non è solo agli ex AN, ma anche a tanti altri, di centro e di sinistra che hanno aderito al movimento perché credono in un progetto «costruito da persone per bene che non sono assoggettate agli ordini che arrivano da Roma, ma che nel rispetto dell’autonomia, vogliono creare un percorso importante per la Sicilia.

«La Sicilia – ha detto ancora Musumeci- è profondamente e negativamente segnata dall’esperienza Crocetta colpito da isteria autoreferenziale e poco attento ai problemi reali della gente». Musumeci sa di essere molto apprezzato dalla gente, il suo ruolo di presidente della commissione Antimafia, votato tra l’altro all’unanimità, lo pone in una posizione di grande levatura politica e morale: «durante la mia esperienza – ha dichiarato – ho gestito fior fiori di miliardi, ma mai una volta sono stato contattato da un esponente delle Forze dell’ordine per rispondere di qualche spesa anomala». Musumeci ha anche marginalmente risposto alle accuse avanzate dall’ex presidente di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo, che tra i parlamentari morosi ha citato anche il deputato catanese.

«Sono un affezionato contribuente di Riscossione Sicilia dal 2009, da quando ricevetti una serie di multe relativamente alle affissioni di manifesti elettorali fuori dagli spazi consentiti. In quell’occasione richiesi la rateizzazione e, da quel giorno, pago regolarmente le rate a Riscossione Sicilia non essendo stato un politico che si ha arricchito con operazioni poco lecite. Sono orgoglioso di affermare che le mie campagne elettorali le ho finanziate grazie a mutui bancari a cui ho avuto accesso mettendo in garanzia i miei beni immobili. Capisco- continua Musumeci-  l’amarezza di Fiumefreddo che è stato decapitato da Riscossione Sicilia, ma di questo ne deve chiedere conto al partito che lo ha nominato, il Pd, per il resto ogni deputato risponde per sè. Però- conclude il presidente della Commissione antimafia-  i numeri spiattellati da Fiumefreddo in Tv non sono reali».

Per quanto riguarda invece nello specifico il comune di Scicli e lo scioglimento per mafia Musumeci ha risposto che non è nella posizione di poter giudicare un decreto del consiglio dei ministri, ma crede che da questi fatti la città possa trarre esperienza per rilanciarsi.

A Scicli – ha affermato Giallongo – si sta lavorando per far conoscere il progetto, le persone conoscono la storia di Nello Musumeci e sanno delle sue grandi doti amministrative e umane».