“Sin dall’insorgere dell’emergenza sanitaria, il gruppo di minoranza consiliare ha manifestato la propria piena collaborazione al sindaco. Abbiamo responsabilmente deciso di “sospendere” l’attività pubblica di opposizione destinandola all’attuale emergenza sanitaria a tutela della salute della comunità. Apprendiamo con una buona dose di disappunto la decisione autonoma del sindaco di opporsi all’eventuale utilizzo dell’ospedale Busacca.” Questo il contenuto di una nota stampa a firma di Mario Marino (Forza Italia), Enzo Giannone (Lega), Marianna Buscema (Italia Viva), Concetta Morana (Movimento Cinque Stelle), Felicia Mirabella (Cittadini per Scicli), Giorgio Vindigni ( Cittadini per Scicli).

“Intendiamo ricordare al sindaco  –  scrivono i consiglieri di opposizione – che l’ospedale Busacca non è “un guscio vuoto”. Il nosocomio sciclitano, nonostante i tagli voluti dalla legge c.d. “Balduzzi”, è aperto ed operativo con l’erogazione di alcune prestazioni utili e necessarie per la collettività. Il piano sanitario distrettuale prevede già l’implementazione di altri servizi.

Alla luce del fatto che il Maggiore di Modica è stato individuato come Covid Hospital, riteniamo che non sia rispondente il trasferimento di alcuni reparti, compreso il servizio emergenza- urgenza attualmente non fruibile, su altri nosocomi della provincia.

Sarebbe opportuno – si legge ancora nel comunicato -, sulla base del piano sanitario già approvato  e non pienamente attuato, trasferire tutto ciò che riguarda il Maggiore di Modica presso il Busacca di Scicli, immediatamente disponibile, così da destinare il nosocomio modicano all’emergenza in atto.

Soluzione naturale considerato che ciò rientra nel concetto di presidio ospedaliero Modica – Scicli.

Ciò vuol dire che destinare ad altre strutture che non sia quella sciclitana le prestazioni ed i servizi erogati dal Maggiore di Modica, determina un ulteriore stress al servizio sanitario e mette ancora più in uno stato di disagio il bacino di utenza territoriale. Non sappiamo con chi il sindaco si sia confrontato e consigliato visto che anche il sindacato degli infermieri ha espresso il suo disappunto sulla posizione assunta dal primo cittadino – scrivono i consiglieri di opposizione di Scicli -. Noi siamo fermamente convinti e disponibili – concludono – a valutare l’opzione dettata dall’emergenza così come pensiamo che nessuna emergenza sia valida a giustificare una sospensione della Democrazia.”