di Carmelo Riccotti La Rocca




Erano circa le 3 di questa mattina quando un forte boato ha svegliato i residenti di Via Saffi. Ad esplodere una bottiglia molotov posizionato davanti al portone delle Onoranze Funebri di Giacinto Arrabito. L’arrivo del titolare, insieme ai due figli, ha evitato che l’incendio si propagasse anche all’interno del centro di esposizione delle bare. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno accertato il dolo e i carabinieri chiamati ad indagare su quello che si presenta come un atto intimidatorio, il secondo subito da Arrabito nel giro di due anni.

Intanto su quanto accaduto nella notte ha parlato anche il sindaco di Scicli Giannone:di seguito il comunicato

Solidarietà all’azienda colpita, attenzione alta sui temi dell’ordine pubblico. A poche ore dall’attentato incendiario a un’agenzia di pompe funebri, il sindaco Enzo Giannone interviene per stigmatizzare l’episodio, che rappresenta un brutto segnale per la città.

Sulle possibili infiltrazioni delinquenziali in settori sensibili dell’economia l’amministrazione comunale è stata sempre attenta e all’erta. Per questo motivo, il continuo impegno sinergico con le forze dell’ordine, e la stretta amministrativa su tutte le attività (onoranze funebri, ecologia, raccolta rifiuti) che possano essere oggetto di attenzioni malavitose, fanno sì che l’episodio che si è verificato non sia sottovalutato nella sua portata anche simbolica.




Scicli non è questo. Scicli è una comunità laboriosa di persone oneste, e le azioni di una minoranza individuata e riconoscibile non possono compromettere la vita della comunità. L’amministrazione confida nel lavoro alacre e competente delle forze dell’ordine perché si addivenga presto alla individuazione dei responsabili e alla loro consegna alla giustizia.