Scicli – Il piano di riequilibrio pluriennale va in consiglio
- 8 Febbraio 2013 - 20:38
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La giunta Susino ha approvato il piano di riequilibrio pluriennale, che andrà in consiglio sabato 9 febbraio, alle 17, per l’approvazione.
Questa la relazione dell’assessore al bilancio Pino Adamo:
Le criticità del Bilancio Comunale e le prescrizioni della Corte dei Conti
In data 16 Novembre 2012, la Sezione di Controllo della Corte dei Conti per la Regione Siciliana ha trasmesso al Comune di Scicli la deliberazione n. 350/2012/PRSP adottata nell’adunanza del 24 ottobre 2012, convocata in merito al Rendiconto 2010. Con tale delibera la Corte dei Conti ha attivato la procedura prevista dall’art. 6, comma 2, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149, assegnando al Comune di Scicli 30 giorni di tempo per l’adozione delle misure correttive richieste.
L’Amministrazione Comunale con deliberazione di G.C. n. 147 del 13/12/2012 e il C.C. con deliberazione n. 92 del 14/12/2012 ha deliberato il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, quale prevista e disciplinata dall’art. 243 bis, comma 1 del D.Lgs. 267/2000, introdotto dal D.L. 10 ottobre 2012, n. 174 come convertito con modifiche nella Legge 07/12/2012, n. 213.
La delibera della Corte dei Conti individua puntualmente le criticità che il Comune di Scicli è tenuto a superare:
l’adozione del Piano pluriennale di riequilibrio finanziario può considerarsi un’opportunità offerta al Comune per superare tali criticità.
I temi segnalati dalla Corte dei Conti sono:
- la sussistenza della condizione di deficitarietà strutturale;
- l’utilizzazione di entrate a carattere straordinario per spese che non hanno il medesimo carattere;
- difficoltà nella riscossione delle entrate extratributarie e conseguente formazione di ingenti residui attivi;
- il reiterato e consistente ricorso ad anticipazioni di tesoreria non rimborsate, manifestazione di una grave e strutturale carenza di liquidità;
- la presenza di consistenti debiti fuori bilancio generati da obbligazioni assunte sulla base di contratti per forniture periodiche preesistenti, per le quali è mancata nei rispettivi bilanci la disponibilità sugli stanziamenti e, conseguentemente, l’impegno di spesa.
- l’impropria previsione in bilancio di entrate correnti che non traducendosi in accertamenti determinano saldi di parte corrente negativi;
- indebito utilizzo delle partite di giro;
- elevata incidenza della spesa del personale sulla spesa corrente;
- la mancata predisposizione del rapporto relativo all’analisi e revisione delle procedure di spesa previste dall’art. 9, D.L. 78/2009 convertito in L. 102/2009 in materia di tempestività dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni;
- l’allungamento della durata temporale dei mutui in essere con la Cassa depositi e prestiti a seguito di rinegoziazione;
- il mancato aggiornamento dell’inventario.
Alla luce di queste criticità la Corte dei Conti ha raccomandato all’Ente “di procedere, tra l’altro, ad una puntuale ed aggiornata ricognizione della situazione debitoria e delle procedure esecutivi attualmente pendenti, da trasmettere entro 30 giorni, alla Sezione, accompagnata da una relazione circa le misure ex artt. 193 e 194 adottate per la copertura dei debiti fuori bilancio; nonchè di procedere alla ricognizione e certificazione dello stato dei servizi indispensabili ai sensi del D.M. 28 maggio 1993.”
Le premesse: i dati del debito
Revisione straordinaria dei residui attivi e passivi
Con note Prot. n. 292 del 23/11/2012 e Prot. n. 318 del 20/12/2012 del Segretario Comunale è stato richiesto a tutti i Capi Settore di procedere alla revisione straordinaria dei Residui attivi e passivi. In seguito alle comunicazioni dei Capi Settore stessi, risultano insussistenti residui attivi per un ammontare complessivo di €. 11.056.244,87 mentre i residui passivi insussistenti e pertanto eliminabili ammontano ad €. 7.956.288,35.
Atteso che il Conto Consuntivo 2011 approvato con deliberazione del C.C. n. 51 del 30/07/2012 si è chiuso con un avanzo di amministrazione di €. 4.595.829,45, si presume che il conto consuntivo 2012, in seguito alla cancellazione dei residui attivi e passivi, comunque dovrebbe chiudersi con un avanzo di Amministrazione, almeno per quanto riguarda la gestione dei residui.
I debiti fuori bilancio
Nell’ultimo quinquennio il Comune di Scicli non si è avvalso della facoltà di cui all’art. 194 del TUEL per il riconoscimento di debiti fuori bilancio. Con deliberazione n. 157 del 17/05/2012 il Commissario Straordinario ha provveduto ad una prima ricognizione dei debiti fuori bilancio per un ammontare complessivo di €. 8.674.409,79. Con nota Prot. n. 291 del 22/11/2012 il Segretario Comunale ha richiesto ai Capi Settore di relazionare su ogni eventuale debito emesso fino alla data odierna.
Dalle comunicazioni dei Capi Settore emergono i seguenti debiti fuori bilancio:
Debiti derivanti da sentenze esecutive |
€. |
3.141.291,38 |
Professionisti legali esterni |
€. |
243.000,00 |
Debiti afferenti i servizi |
€. |
651.898,27 |
ATO |
€. |
2.436.397,65 |
Compenso Consiglieri Comunali 2011 |
€. |
11.850,21 |
Fornitura ENEL |
€. |
3.765.447,27 |
Global Power |
€. |
101.000,00 |
Ditta Modica |
€. |
85.000,00 |
€. |
10.435.884,78 |
L’ammontare complessivo dei debiti fuori bilancio da riconoscere è di €. !La formula non è nella tabella.
Ai debiti derivanti da sentenze esecutivi per un ammontare di €. 3.141.291,38 si può far fronte con l’assunzione di Mutui con la Cassa DD.PP.. Si dà atto che questo non comporterà il ricorso alla deroga ai limiti di indebitamento di cui all’articolo 204, comma 1 del TUEL, in quanto il Comune di Scicli non supererà tali limiti.
Pertanto la somma da finanziare nel piano pluriennale di riequilibrio ammonta ad €. 7.294.593,40.
L’Amministrazione intende ripianare tale debito nell’arco di sette anni (periodo 2013-2019), privilegiando un maggior peso delle misure correttive nei primi anni del medesimo piano, seguendo il seguente criterio:
– €. 243.000,00 (Professionisti legali esterni) ripiano in due anni: €. 122.000,00 nel 2013 ed €.121.000,00 nel 2014);
– €. 651.898,27 (Debiti afferenti i servizi) ripiano in tre anni con una quota annua di €.217.299,43;
– €. 2.436.397,65 (ATO) ripiano in sette anni con una quota annua di €. 348.056,81;
– €. 11.850,21 (Compenso Consiglieri Comunali 2011) ripiano nell’anno 2013;
– €. 3.765.447,27 (Fornitura ENEL) ripiano in sette anni con una quota annua di €. 537.921,04;
– €. 101.000,00 (Global Power) ripiano nell’anno 2013;
– €. 85.000,00 (Ditta Modica) ripiano nell’anno 2013.
Carenza di liquidità strutturale
Una delle criticità più acute che affliggono il Comune di Scicli deriva dalla carenza di liquidità strutturale che dipende in via prioritaria dalla difficoltà di riscossione delle entrate extratributarie, che costituiscono più di un terzo dell’ammontare dei residui attivi. Tali entrate afferiscono al debito maturato da parte dei Comuni di Modica, Ispica e Pozzallo per il conferimento nella discarica di S.Biagio del Comune di Scicli. Tali residui attivi sono di difficile riscossione, anche perchè i Comuni debitori sono a rischio default e consentiranno il recupero del credito in tempi certamente non rapidi.
Mentre sul fronte dei residui passivi i creditori incalzano e l’ente non è in grado di fronteggiare i pagamenti, con l’addebito di ulteriori spese e interessi. Tale situazione ha comportato il costante ricorso all’anticipazione di tesoreria nel limite massimo e l’utilizzo dei fondi vincolati per il pagamento delle spese correnti. Nel corso dell’anno 2012 le consistenti riduzioni nei trasferimenti dello Stato e della Regione e la volontà politica di non voler incrementare le aliquote impositive ha comportato un ulteriore aggravamento della capacità di solvibilità dell’Ente.
Lo squilibrio della gestione corrente dell’anno 2012
Nel corso dell’esercizio finanziario 2012, sono state rilevate non poche criticità, scaturenti da:
– consistenti riduzioni nei trasferimenti dello Stato (da €. 3.921.204,02 nel 2011 a €.2.895.314,61 nel 2012);
– consistenti riduzioni nei trasferimenti della Regione destinati alla spesa corrente (da €.2.951.015,02 nel 2011 a €. 1.542.709,84 nel 2012);
– spesa corrente incomprimibile a causa di contratti di forniture consolidate.
Ciò ha portato a un presunto squilibrio di parte corrente di €. 1.185.425,26, nonostante lo stanziamento nel bilancio di previsione 2012 di un fondo di svalutazione crediti di €. 2.775.685,37.
Tale squilibrio di bilancio viene compensato dall’avanzo di amministrazione in conto residui.
Misure più significative programmate dall’Ente per il riequilibrio economico-finanziario
L’Amministrazione Comunale intende conformare la propria attività alle seguenti prioritarie linee operative, onde garantire il riequilibrio economico finanziario, come richiesto dalla Corte dei Conti:
- Predisporre i bilanci di previsione annuali nel rispetto assoluto delle norme, datando gli stanziamenti di spesa delle opportune risorse per far fronte ai contratti regolarmente stipulati ed evitando di sovrastimare le entrate, onde garantire l’equilibrio economico-finanziario annuale.
- Gli impegni di spesa, finanziati con fondi vincolati, potranno essere assunti solo dopo che il finanziamento è stato assicurato e i pagamenti potranno essere effettuati solo dopo che il finanziamento è stato incassato dall’Ente.
- Puntare decisamente alla consistente riduzione della spesa corrente, senza effettuare tagli lineari, ma valutando servizio per servizio l’opportunità di mantenerlo, di ridurlo o si sopprimerlo, dopo aver verificato i bisogni dei cittadini e l’effettivo impatto che il servizio stesso ha sulla comunità. Ciò deve puntare all’eliminazione dei servizi inutili o gestiti con costi esorbitanti che non soddisfino le richieste degli utenti.
- Assicurare la copertura finanziaria dei servizi a domanda individuale, prevedendo la compartecipazione degli utenti per non meno del 36% del costo.
- Potenziare l’ufficio tributi, dotandolo sia di personale che di strumenti idonei a garantire una gestione ordinata ed efficace, al fine di assicurare la regolare emissione dei ruolo delle entrate nell’anno di competenza. Continuare con fermezza l’azione intrapresa da tempo per il recupero di somme non riscosse: a questo fine accelerando le iniziative in corso per il recupero coattivo.
- Creare un apposito ufficio entrate che si occupi di recuperare tutte le sanzioni amministrative e le entrate extratributarie dell’Ente, anche con azioni esecutive.
- Produrre ogni iniziativa volta ad alienare i beni patrimoniali, previa adeguata individuazione e valorizzazione degli stessi, e con l’accortezza di non utilizzare la previsione di entrate da alienazione a copertura degli oneri straordinari della gestione corrente.
- Assicurare agli uffici del Comune le risorse e i mezzi operativi indispensabili per garantire una adeguata efficienza, soprattutto consolidando l’informatizzazione dell’Ente, garantendo:
a) il cablaggio strutturato degli edifici comunali e l’interconnessione delle sedi;
b) l’adozione di un modello logico integrato delle informazioni che rappresenti l’anello di congiunzione tra i processi integrativi dell’Ente e gli strumenti tecnologici in grado di automatizzare le attività specifiche delle singole aree funzionali.
Azioni previste nell’ambito del Piano di riequilibrio.
- 1. I costi della politica
Con deliberazione di G.C. n. 02 del 29/05/2012 questa Amministrazione ha ridotto del 30% l’indennità di funzione del Sindaco, del Vice Sindaco e degli Assessori. Il Presidente del Consiglio Comunale con nota prot. n. 166 dell’11/07/2012 ha ridotto del 30% la propria indennità. Anche alcuni consiglieri hanno rinunciato al gettone di presenza.
- 2. Gestione dei servizi comunali
Si daranno disposizioni per:
- assegnare annualmente risorse certe e liquide a ciascun Settore del Comune;
- attivare un programma di risparmio della carta, in particolare per il servizio fotocopie; la posta per il Sindaco, Assessori, Presidente del C.C. e delle Commissioni, Consiglieri, sarà smistata esclusivamente su formato elettronico;
- i servizi di consegna posta e notifiche saranno gestiti con personale proprio dell’Ente;
- rottamazione di tutti gli automezzi inutilizzati e inutilizzabili;
- controllo più efficace sul consumo dei carburanti.
- 3. Copertura dei servizi a domanda individuale
Nel Piano di riequilibrio si garantisce la copertura del 36% del costo dei servizi a domanda individuale.
Il Comune assicura, con i proventi della relativa tariffa, la copertura integrale dei costi della gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e del servizio acquedotto.
- 4. Energia elettrica
Con direttiva Prot. n. 1317 ufficio staff del 21/06/2012, l’Assessore ai LL.PP. ha richiesto all’ufficio competente la valutazione di un nuovo affidamento dei servizi di fornitura dell’energia elettrica, al fine del contenimento dei costi. Con deliberazione di G.C. n. 37 del 12/07/2012 è stata approvata la proposta di deliberazione n. 8 dell’11/07/2012 del Capo Settore LL.PP. con la quale si proponeva l’adesione all’offerta al contratto di fornitura dell’energia elettrica con ENI S.p.A., che ipotizza un risparmio annuo di circa €. 350.000,00. Pertanto è in corso il passaggio tra ENEL Energia in salvaguardia ed ENI S.p.A., offerta Fixa Luce a prezzo fisso QFP A4 con extra sconto 24 mesi, che comporterà un risparmio di circa €. 350.000,00 annui dall’attivazione dello stesso.
- 5. Fitti passivi
L’Amministrazione intende azzerare i costi relativi ai fitti passivi che ammontano ad €.67.665,06 annue. Ciò sarà possibile spostando alcuni uffici in immobili di proprietà comunale e consentirà di valorizzare gli immobili dell’Ente e conseguire un risparmio economico.
- 6. Impianti sportivi
Gli impianti sportivi comunali sono destinati ad uso pubblico per la promozione e per la pratica dell’attività sportiva, motoria e ricreativa, nell’ambito di una organizzazione delle risorse rinvenibili nel territorio in ambito cittadino volta a valorizzare il sistema di rete delle strutture destinate allo sport. L’Amministrazione Comunale intende promuovere l’associazionismo sportivo dilettantistico e gli enti ad esso preposti, affidando, in via preferenziale, a tali soggetti la gestione degli impianti sportivi comunali nel rispetto dei principi di imparzialità, territorialità, progettualità ed economicità. Ciò consentirà all’Ente di abbattere i costi di gestione degli impianti oltre ai costi per consumi per un ammontare complessivo presunto di €. 50.000,00 e di recuperare il personale di custodia, ivi adìbito, per impiegarlo in altri servizi più produttivi.
- 7. Personale dipendente
In materia di personale si rileva che l’Amministrazione Comunale ha diminuito drasticamente il numero delle posizioni organizzative. Infatti, con deliberazione di G.C. n. 116 del 31/10/2012, queste ultime sono state ridotte da 12 ad 8 con un conseguente risparmio annuo pari a circa 85.000,00 euro. Si aggiunge che l’Organismo Indipendente di Valutazione ha avuto, tra l’altro, l’incarico di provvedere alla “pesatura“ di tali posizioni al fine di consentire al Sindaco di attribuire la retribuzione di posizione in maniera proporzionata alla quantità, alla qualità ed al grado di responsabilità di ciascuna posizione. All’esito di tale operazione, ovviamente, si conseguirà un‘ulteriore risparmio di spesa a carico del bilancio comunale.
L’Amministrazione Comunale ha bloccato ogni assunzione di personale. Ciò comporta il conseguimento di un’ulteriore diminuzione della spesa per il personale dipendente che si aggiunge a quella già realizzata negli ultimi cinque anni durante i quali N. 73 unità lavorative hanno cessato di prestare la propria attività consentendo un risparmio pari ad €. 2.352.130,74 (€.837.348,85 solo per l’anno 2012).
Capitolo a parte riguarda l’assunzione dei disabili. Anche per questi ultimi, nelle more dell’approvazione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, è stato previsto il blocco delle procedure di reclutamento. Tuttavia, trattandosi di assunzioni obbligatorie, sarà necessario prevedere in bilancio la relativa spesa, pari ad €. 172.073,73 per l’anno 2013 e ad €. 25.594,91 per l’anno 2014 in aggiunta a quella prevista per l’anno 2013.
Dall’1/01/2013 all’1/11/2023 saranno collocati a riposo ben 114 dipendenti a tempo indeterminato. Tali cessazioni comporteranno un risparmio di spesa assai considerevole, giusto quanto emerge dal prospetto allegato. A tal proposito si evidenzia che con ogni probabilità dall’1/09/2018 potranno essere rimpiazzati i dipendenti che saranno collocati a riposo da tale data. In particolare si potrà provvedere mediante l’integrazione oraria del personale in servizio a tempo indeterminato a tempo parziale utilizzando le risorse finanziarie che si libereranno a seguito delle superiori cessazioni, secondo quanto previsto dal predetto prospetto.
Per completezza espositiva si rileva, infine, che dall’1/01/2014 occorrerà prevedere in bilancio uno stanziamento presuntivamente pari ad € 90.000,00, ivi compresi gli oneri riflessi e l’IRAP, per far fronte alla spesa derivante dai rinnovi contrattuali che, si presume, saranno effettuati in sede di contrattazione nazionale.
- 8. Patto di stabilità
Si dà atto che per l’anno 2012 il Comune di Scicli non ha rispettato il patto di stabilità.
Ciò è dipeso dalla necessità di effettuare i pagamenti in conto capitale alle ditte che avevano eseguito i lavori, onde alleviare lo stato di grave crisi economica del paese.