Quasi 2 mila anni fa la storia narra di un doppio tradimento: Giuda e Pietro rinnegarono Gesù in modo diverso. Giuda prima vende per trenta monete Gesù e poi si dispera e corre via a impiccarsi. Pietro rinnega Cristo tre volte ma si pente e piange amaramente .

Gesù annunciava che il traditore è  ”colui che ha intinto con me la mano nel piatto ”.

Anticamente per i giudei il sedersi insieme attorno alla tavola e mangiare nello stesso piatto erano la massima espressione di intimità e di fiducia .

Di solito gli esempi negativi sono quelli che si emulano più facilmente e a Scicli in particolare negli ambienti politici si conferma questa ‘’regola ‘’ .

Andando a ritroso , nel periodo della campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione , era ricorrente vedere gioiosi cortei di persone dietro al Dott. Susino, che poi sarebbe diventato il nostro Sindaco ; ‘’discepoli ‘’ che portavano alla gente la parola di…Zio..Franco , che annunciavano cambiamenti , che promettevano fedeltà al Sindaco e al paese , che passavano di porta in porta, di quartiere in quartiere a profferire discorsi e parole che poi si sono rivelate come il titolo di una canzone di una nostra celebre conterranea ( Carmen Consoli )…Parole di burro .

C’erano anche gli Onorevoli ‘’zonali ‘’ che promettevano unioni più o meno contraddittorie ma comunque tali da garantire il decollo della macchina amministrativa .

C’era l’entusiasmo di tanti giovani che avrebbero rinnovato il Consiglio Comunale e abbassato il livello dell’età media ( ma forse anche culturale ) .

C’erano poi gli ‘’ intramontabili vecchietti ‘’ , Highlander della politica sciclitana , onnipresenti , pluridecorati consiglieri comunali , insomma…i ‘’ quattru quattru ‘’ che avevano dato la loro benedizione alla compilazione dei troni da assegnare.

C’erano insomma tutti gli ingredienti di lealtà, amicizia, collaborazione , entusiasmo per far dimenticare presto la vecchia gestione amministrativa da tanti criticata (dopo) , non prima pero’ al solito di essere idolatrata da tanti che poi si sono ritrovati a fianco del successore .

Oggi , siamo forse nel periodo mediaticamente piu’ florido per Scicli , in cui l’eco dei Tg Nazionali , i siti , i quotidiani , le riviste e chi più ne ha più ne metta, arriva in tutto il Mondo dando risalto alla nostra ridente e splendida cittadina patrimonio dell’Unesco grazie a Montalbano , al film su Italo , al Barocco , dando l’impressione a chi non vive qui di essere su di un’isola felice, in un Paradiso terrestre .

Proprio in questo periodo invece , assistiamo a dei Consigli Comunali trasformati in ‘’ Ultima Cena ‘’ col diversivo di avere come conviviali 12 Giuda che non esitano a rinnegare il loro Messia . Chi si dichiara indipendente a destra e a manca , chi lascia assessorati , chi si dimette da incarichi e commissioni varie, chi periodicamente esce con attacchi mediatici nei confronti del Primo Cittadino come fosse solo lui l’unico capro espiatorio .

Il capro espiatorio in senso figurato è qualcuno a cui è attribuita tutta la responsabilità di malefatte ed errori altrui o di eventi negativi casuali e deve subirne ingiustamente le conseguenze , solo che le conseguenze in questo caso li stiamo subendo tutti noi cittadini , che avremmo diritto ad avere un paese governabile e non un Consiglio Comunale allo sbando dove ad ogni convocazione non si sa più in quale posto siederanno i consiglieri , dove non si sa piu’ chi sta dalla parte del Sindaco e chi è contro , dove non si sa chi è alla maggioranza e chi all’ opposizione .

Parafrasando il ritornello di una famosa canzone di Ron NON ABBIAM BISOGNO DI PAROLE la speranza di noi cittadini è che si arrivi ad una soluzione, drastica o meno per riportare la nostra stupenda Scicli alla ribalta non solo per la ‘’ penna di Camilleri ‘’ , ma per aver messo in moto una macchina amministrativa che sappia sfruttare le risorse migliori  , dal turismo all’ agricoltura , dal paesaggio alla cultura alle nostre splendide borgate .

Scicli non deve essere ricordata solo per uno stupendo set cinematografico o per aver dato i natali ad un grande artista , o per un cane sensibile , Scicli è la nostra vita , il nostro presente e il futuro dei nostri figli che vorremmo che un giorno non fuggissero da questo Paese ma restassero qui a renderla ancora migliore di quanto speriamo diventi .

 

ANGELO  MASSARI