di Maurizio La Micela

pianiTra paura e rabbia, riunione l’altro ieri sera di un centinaio di abitanti delle contrade che sono state oggetto di violenti attacchi da parte di malviventi e ladri.

Una escalation di fatti che hanno portato, un paio di giorni fa, ad una reazione degli abitati che hanno difeso le loro abitazioni e famiglie anche con diverse decine di spari in aria a scopo intimidatorio.

La situazione è particolarmente seria perchè questi malviventi, è ormai chiaro, non hanno remore ad agire con violenza, anche gratuita al fine di creare un clima di paura che li lasci agire indisturbati.

L’altra notte, la notte degli spari, è stato il tam-tam via cellulare tra i residenti che ha messo in allarme la contrada, così da attivare quella rete di solidarietà e vigilanza che alla fine ha messo in fuga i delinquenti.

Ma la paura continua perchè tutti si attendono nuovi atti, anche di vendetta, messi in opera anche con azioni vigliacche ai danni delle proprietà.

Tante famiglie e mogli stanno fortemente pensando di lasciare queste abitazioni, magari a ridosso delle proprie aziende agricole, per “scendere” in paese, dove possono sentirsi più protetti. Una sconfitta per la libertà di ognuno di noi.

Le attività di furto con violenza si ripetono ormai con costanza ed ogni notte ci si attende che accada qualcosa. Un rumore all’esterno, un cigolio, un latrare dei cani ormai è vissuto con ansia dagli abitanti che hanno purtroppo la quasi certezza di finire aggrediti e violentati da questi malviventi.

Quello che pare è che siano persone che conoscono i luoghi, magari braccianti agricoli che hanno fatto finta di farsi assumere per controllare il territorio e poi mettere a segno questi colpi violenti.

La mancanza di controlli anche su chi si trova a vivere da straniero nei territori comunali, è un elemento di incertezza e minaccia la tranquillità di tante famiglie ed aziende.

La prefettura ha dichiarato di conoscere i fatti, di avere conoscenza di quanto accade ma nello stesso modo, pur garantendo un aumento della vigilanza, è cosciente che non ha uomini e mezzi per il controllo costante delle contrade.

Ecco perchè tra le proposte emerse, tra i residenti delle contrade si è fatta strada la proposta di affidarsi ad una società di vigilanza che possa contribuire a rendere un po’ più serene le notti di queste famiglie.

Scartate, invece, le ipotesi di ronde di vigilanza notturna di cittadini perchè il rischio di trovarsi di fronte a gente senza remora ad uccidere, potrebbe creare situazioni ancora più tragiche.

E d’altra parte, per uomini e donne che si alzano la mattina alle 6 per andare a lavorare, per gestire aziende e famiglie, passare le notti a girare per le campagne non è una soluzione ottimale.

Il controllo del territorio e la identificazione di tutti gli extracomunitari che vivono senza regolare permesso di soggiorno e di permesso di lavoro potrebbe essere un avvio per riporare la serenità.