L’ultima fuga dall’Udc da parte del Consigliere Comunale Giorgio Vindigni fa emergere un problema di numeri all’interno della civica assise di Scicli che quasi ci riporta alla situazione vissuta dalla giunta Venticinque. Non sappiamo che posizioni prenderà il consigliere Vindigni da indipendente, ma di certo non risponderà più a ordini di scuderia che arrivano dai vertici di un partito quindi, così come sta facendo il consigliere Ficili, voterà di volta in volta a seconda dei temi portati in aula. Adesso il rischio che la maggioranza consiliare che sostiene il Sindaco possa bacillare è più che concreto perchè, se si fanno i calcoli, i fedelissimi si riducono a 10, cioè la metà dei consiglieri.

Ma oltre a quello relativo alle votazioni, c’è un tema delicato da affrontare che riguarda il presidente del consiglio comunale. A palazzo palle sembrano circolare voci insistenti che annuncerebbero una mozione di sfiducia per Bramanti, una idea che pare non dispiacerebbe ad alcuni consiglieri di maggioranza. La domanda che molti si pongono è: Pechè  tenere un presidente del consiglio dell’Udc quando l’Udc ha già perso la metà dei suoi consiglieri? Su questo argomento si preannuncia una battaglia politica che, ovviamente, terrà conto anche del risultato che verrà fuori dalle urne.