Le recenti disposizioni dell’Assessorato alla Salute Regionale, rese esecutive dal Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, prevedono che i pazienti catalogati con codice rosso e giallo (per intenderci, gravità critica) dei Comuni di Scicli e Comiso siano trasportati, dalle ambulanze del Servizio 118, dal luogo dove si trovano al più vicino Ospedale attrezzato per le cure del caso (nel caso di Scicli presso l’Ospedale di Modica) bypassando il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Scicli.

A Scicli, quindi, dove l’equipaggio dell’ambulanza del 118 non prevede la figura del medico, la decisione circa la destinazione del paziente viene presa dall’infermiere in servizio sull’ambulanza in accordo con la Centrale Operativa di Catania.

Con questa disposizione il servizio per l’utenza sciclitana è peggiorato in quanto tale procedura allunga i tempi di primo contatto medico, e il pronto Soccorso dell’Ospedale di Scicli perderà fra l’altro lo status di presidio di Emergenza/Urgenza.

Per paradosso, i tempi si allungano ulteriormente nei casi di infarto miocardico (catalogato in codice rosso). Infatti in questo caso per ottenere i migliori risultati terapeutici il paziente deve arrivare nell’ l’UNITA’ OPERATIVA di EMODINAMICA (presso Ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa) nel tempo ottimale di 60 minuti, come previsto da decreto dell’Assessore Regionale alla Salute del 09/06/11, recependo le linee guida della Società Europea e Italiana di Cardiologia Invasiva (Rete per l’infarto miocardico acuto in Sicilia). L’attuale procedura, senza il medico a bordo, non consente di arrivare nell’Unità operativa di Ragusa in tempo utile, in quanto il primo contatto medico avviene all’Ospedale di Modica, ove non esiste l’Unità operativa di Emodinamica, pertanto i tempi inesorabilmente si allungano, con grave pregiudizio per la salute del paziente.

In altre realtà dell’isola queste linee guida della Società di Cardiologia vengono rispettate mentre nella nostra realtà non lo sono, perché manca l’ambulanza medicalizzata.

I cittadini di Scicli, dopo aver tollerato i diversi tentativi di “esproprio” dell’Ospedale non sono più disposti a tollerare la perdita di vite umane in nome di una assurda legge dell’economicità e del risparmio nei servizi sanitari essenziali, legge che li rende fra l’altro diseguali rispetto ad altri cittadini della Regione.

Pertanto nel richiamarsi al principio delle “leggi non scritte”, secondo le quale tutti i cittadini sono uguali nel diritto d’accesso alle cure mediche, chiedono all’Assessore Regionale alla Salute Dott.ssa Borsellino e al Direttore Generale dell’ASP di Ragusa Dr Aliquò, nelle more di un pianificazione generale dei bisogni sanitari della cittadinanza di Scicli, di deliberare la messa in operatività di una Ambulanza Medicalizzata del servizio 118, di prevedere un Pronto Soccorso per l’Ospedale di Scicli pienamente efficiente e di assicurare per i mesi di Luglio e Agosto anche un Servizio di Ambulanza per il litorale sciclitano, richiesta motivata dal fatto che il territorio è vasto circa 200 Km2, vi sono quattro frazioni balneari dislocate lungo un litorale di circa 20 Km, dove risiedono circa 50 mila abitanti fra residenti, turisti e immigrati.

Per la rivendicazione di questi servizi i cittadini sono invitati a partecipare all’Assemblea pubblica che si terrà nei prossimi giorni presso i locali della ex Camera del Lavoro di Via Nazionale giorno 8 giugno 2013 alle ore 19,00.

Scicli, 4 giugno 2013

Il Comitato promotore Ambiente e Salute Scicli