comune scicli newInchiodati al terzo piano dello stabile di Palazzo Miccichè, l’Ufficio Servizi Sociali e l’Ufficio scolastico del Comune di Scicli sembrano essere impediti a tornare nei locali di corso Mazzini, se  nemmeno dopo la volontà espressa dell’Assessore al ramo Lina Basilico e del Sindaco Franco Susino si riesce a trasferirli.

E’ delle settimane scorse, infatti, una direttiva dell’Assessore ai Servizi Sociali che impartiva disposizioni agli uffici di rientrare nei locali occupati sino all’inverno scorso, allorchè la scelta scellerata della giunta fu quella di spostare uffici che hanno un’utenza particolarmente “sensibile” (anziani, handicappati, bambini ecc.) in locali non a norma con le barriere architettoniche.

Da allora, infatti, centinaia e centinaia sono state le proteste dei cittadini contro l’infelice scelta dell’Amministrazione comunale e decine i casi di utenti che sono stati disagiati dalle tre rampe di scale che separano il front-office dei servizi al contatto con l’utenza, per non parlare dell’allocazione dei dipendenti che in 4/5 si sono trovati ad occupare stanzette prive di elementari spazi di movimento e di privacy per i cittadini.

Rimasta lettera morta l’iniziativa dell’assessore, peraltro, mercoledì scorso è stato addirittura il Primo Cittadino a ordinare il trasferimento degli uffici in questione nei locali in precedenza occupati.

E se – in settimana – il trasferimento era appena cominciato (con tanto di impiegati che trasferivano fascicoli e lavoratori Luc ad assumere il compito di riallocare gli arredi, senza nessun costo aggiuntivo per il comune), ecco che il trasloco – ad un certo punto – è stato sorprendentemente sospeso.

Ma chi, ci chiediamo, all’interno del Palazzo di città ha tanto potere da disattendere una disposizione impartita dal Sindaco in persona e dall’assessore al ramo?

Sarà qualche dipendente che si sente le spalle così “coperte” da ritenersi intoccabile? Sarà qualche altro membro della giunta che disconosce l’autorevolezza del Primo cittadino o, peggio ancora, qualche consigliere comunale che pensa di negoziare la propria permanenza in maggioranza con il mantenimento dello status quo?

E se il presente documento del gruppo consiliare Pd, in questa fase, ha la mera volontà di portare a conoscenza dell’opinione pubblica questa inqualificabile situazione che penalizza decine di cittadini ogni giorno che passa, in caso di perdurante inadempimento al trasferimento nelle prossime settimane attiveremo gli strumenti consiliari a nostra disposizione per chiedere conto e ragione di chi, nel Comune di Scicli, ha impedito che i servizi si riallocassero secondo criteri di migliore fruibilità.

 

  Il Gruppo Consiliare del Pd:  Claudio Caruso, Marco Causarano e Gianpaolo Aquilino