RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Il fatto è accaduto domenica 2 giugno intorno alle ore 16

Quanto mi è  accaduto è la chiara misura del degrado in cui vessa la nostra ridente cittadina.

Percorrevo in macchina il Corso Umberto all’altezza del Bar Vindigni. In macchina con moglie e figli. Un extracomunitario di chiare origini maghrebine alla guida di uno scooter zigzagava a destra e sinistra (presumibilmente ubriaco) impedendomi di svoltare. Ma appena accosto per capire quale fosse il problema il soggetto in questione, senza nessun avvertimento verbale o spiegazione (e soprattutto senza preoccuparsi del suo interlocutore ) si ferma e sferra un pugno al cofano (senza nessun avvertimento verbale) della macchina con una violenza disumana , causando un notevole danno fisico alla carrozzeria e soprattutto terrorizzando me, mia moglie e i miei figli. Senza motivo, non potendo reagire per chiari motivi (ma non lo avrei fatto comunque perché non parlo il linguaggio della violenza) sono scappato via (tra le urla dei miei bambini) e il soggetto in questione ha pure avuto il coraggio di inseguirmi.

Questo è il messaggio che stiamo impartendo oggi ai nostri figli.

Viviamo nella violenza e dobbiamo subire questo clima di terrore passivamente.

Il tizio il pugno lo avrebbe dato anche a me sul volto se ne avesse avuto l’occasione e non credo avrebbe esitato a farlo anche a una donna. Se già alcune zone della città sono diventate offline e nessuno può più percorrerle da solo, soprattutto a certi orari, oggi ho testato sulla mia pelle e quella della mia famiglia che questo non è il posto dove voglio vivere.

Ditelo ai vostri figli, a cui insegnate i principi della legalità e della convivenza civile, perché questo degrado è anche frutto della totale assenza di politiche sociali e culturali, GRAVE COLPA di cui questa amministrazione (la peggiore a mio parere da quando vivo in qst paese) oggi deve rispondere a me come a tutti gli onesti cittadini. Queste persone sono convinte (e i fatti gli danno indubbiamente ragione) che con la violenza possono ottenere quello che vogliono rimanendo impuniti. Io oggi per primo dico basta. Nnon sono più disposto a tollerare la prepotenza, l’ingiustizia e se per difendermi e difendere la mia famiglia da questa costante sensazione di pericolo imminente vuol dire imbracciare un bastone, vorrà dire che lo farò…

Decadono tutti i principi con cui sono cresciuto io e sto crescendo i miei figli  ma sul piatto c’è la nostra incolumità. Cominciate a farci i conti perché prima o poi potrebbe succedere anche a voi.

Grazie per l’attenzione.

Lettera Firmata