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Scicli – Ancora chiusa la mensa scolastica: Bambini costretti a mangiare petto di pollo cucinato 6 ore prima. L’assessore Basilico spiega il motivo di questo ritardo
- 12 Novembre 2014 - 18:29
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Si lamentano i genitori dei piccoli alunni che frequentano le scuole materne comunali. Nonostante l’avvio, due mesi fa, del nuovo anno scolastico 2014-2015, ancora non è partito il servizio mensa scolastica.
“I nostri figli, che hanno tra i 3 e i 5 anni, se rimangono a scuola a pranzo sono costretti a mangiare roba fredda, cucinata alle 7:30 del mattino; questo è inammissibile – raccontano i genitori -. Siamo stanchi di pagare le tasse per non aver nessun servizio e vedere scuotere le spalle di assessori o funzionari. Sui bambini non si scherza”!
Nella foto che pubblichiamo in questo articolo ecco il menù proposto da una scuola d’infanzia. “Ma come è possibile far consumare a bambini così piccoli, a pranzo, una fettina di petto di pollo preparata 6 ore prima”?
“I genitori hanno tutte le ragioni di questo mondo per lamentarsi” – ci dice l’assessore Lina Basilico, contattata telefonicamente. L’assessore ci spiega il motivo di tale ritardo: “la mensa scolastica tradizionale non è partita perchè negli scorsi anni i genitori si lamentavano del pasto dato ai propri figli. Moltissime le lamentele, le famiglie erano insoddisfatte del servizio svolto dalla ditta che aveva l’appalto … ad utilizzare il servizio alla fine erano solo 4-5 bambini. Io ora – ci dice l’assessore – ho deciso di cambiare tutto, voglio aprire la mensa centralizzata. A breve saranno completati i lavori di sistemazione della cucina e quindi i pasti saranno cucinati qui, in città, in maniera tale che nell’arco di 20 minuti il pranzo arrivi a destinazione. A fine Novembre la cucina dovrebbe aprire e quindi il servizio mensa sarà riattivato in maniera efficiente . Non aveva senso rifare gli errori degli scorsi anni e lasciare insoddisfatte le famiglie – aggiunge Basilico – purtroppo sui tempi burocratici che hanno fatto allungare di qualche settimana il disservizio io non ho colpe. Ho preferito agire in questo modo a tutela dei bambini, che, appena partirà il servizio, avranno un buon pasto caldo”.