Scicli – A Donnalucata il turismo si è fermato. La video denuncia di Nova Lex
- 28 Luglio 2014 - 16:28
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Il problema più grosso è la limitazione agli orari commerciali che il comune di Scicli ha attuato. Una compressione di libertà d’azione e di impresa eccessivamente pesante tanto che l’associazione Nova Lex la chiama “regime da comunismo reale”.
Nova Lex ha prodotto un video amatoriale entrando nella notte e nella sera di Donnalucata per far vedere il blocco completo della vita notturna e relativo fermo di ristorantini, pub, gelaterie, creperie. Anche con una intervista a Antonello Firullo, delegato provinciale della FIBA, sindacato dei balneari, che si trova praticamente ogni anno a combattere contro il “sistema” burocratico e pachidermico.
Secondo Nova Lex esiste una sorta di cupola fatta da personaggi che hanno aderenze tra politici ed assessori che sono interessanti a rendere “soporifera” Donnalucata per dormicchiare per quei loro 15 giorni di ferie.
“Nova Lex è invece interessata a far sviluppare il nostro territorio – dice l’associazione. L’agricoltura è ormai ai minimi termini, l’edilizia di conseguenza è ferma. Il piccolo artigianato soffre la mancanza di soldi. Il turismo potrebbe riuscire a sostituire questi enormi flussi di denaro che vengono a mancare. Ma non può essere solo quello che mordi-e-fuggi di Scicli che consuma una brioche ed una granita guardando in mezz’ora chiese e case e poi va via. Il turismo deve <lasciare soldi> ad una comunità e può farlo solo se i servizi sono adatti. E tra i servizi anche pub e ristoranti aperti senza problemi e con la musica che è, ormai, parte della movida notturna, ammessa e concessa. Se ci sono benpensanti garantiti con ricche pensioni e/o lauti stipendi che vogliono Donnalucata una <città per vecchi> sono pregati di andare in un buen ritiro in campagna o in qualche altro luogo adatto a loro. Noi siamo per uno sviluppo turistico che non sia certo selvaggio e distruttivo. Ma non possiamo pensare che l’idea dell’idilliaco “borgo dei pescatori” possa essere seriamente progetto di sviluppo turistico. Tra l’altro, lo scorso anno il Tar Siciliano dichiarò illegittimo un provvedimento simile a Palermo che impediva praticamente la vita notturna, dichiarando che i sindaci possono adottare simili provvedimenti di divieto d’uso di alcolici, musica solo per ragioni <contigibili ed urgenti>. Quali sono i motivi adotti da questo sindaco: forse che qualche assessore partecipa alle cene dell’assocazione “Ricchi Pensionati Benpensati di Passaggio a Donnalucata”? Il sindaco piuttosto pensi a rendere più ordinata la borgata, verifichi una illuminazione serale che è da “Cecoslovacchia prima della caduta del muro”, sistemi il lungomare in preda all’abbandono, renda il traffico ben gestito dai vigili urbani, se ancora esistono a Scicli. Noi stiamo con i donnalucatesi e con i commercianti perchè gli stipendi e le pensioni dei benpensanti e dei dipendenti, vengono dal vero lavoro degli imprenditori, grandi e piccoli”._
amaro82
Finalmente qualcuno comincia ad aprire gli occhi!!!!!!
nicola
Articolo ma – sopratutto – mentalità demenziale che non sa cosa dice e cosa auspica. La libertà imprenditoriale di cui Nova Lex va cianciando è la stessa che da oltre 10 anni ha affossato e distrutto Sampieri ove, appunto, chioschi e chalet fanno da sempre i cazzi loro senza alcun rispetto per il vero turismo. Il vero turismo è quello che ha un valore aggiunto nella ricaduta economica sulla collettività ma a Sampieri i chioschi e gli schalet tengono per loro tutto quello che incassano e se ne fottono che, anno dopo anno, i turisti che affittavano gli appartamenti e che facevano la spesa in paese o altrove ora non vengono più nel borgo tanto è il degrado. I clienti dei chioschi sono poi della peggior specie: balordi che pisciano sulle portiere delle auto, che vomitato sui cofani, che schiamazzano sino all’alba ma senza portare alcuna ricchezza al paese. Un modello di turismo e di imprenditoria veramente affascinante che porterà fatalmente al fallimento di tutti coloro che pensano che somministrare birra ed alcoolici ad un branco di faccanzisti (coloro cioè che non fanno un cazzo) sia la soluzione sufficiente contro la crisi. Tanti auguri.
amaro82
Il signor Nicola sarà un cliente di grandi ristoranti visto che si senta autorizzato ad offendere i clienti dei chioschi(qui in chat). Ma del resto l’articolo parla di questo tipo di gente che sono poi il tumore dell’Italia. Seguite il consiglio di questo signore(quale non si è capito) e le cose si sistemeranno…..
P.S: per i proprietari dei locali: consegnate l’incasso a fine serata al Signor Nicola visto che tenete tutto per voi, del resto le spese le copre lui……….questa si che è mentalità!!!!!!!
Davide Neri
Ci vorrebbe una via di mezzo e soprattutto delle regole ben precise, che evitino gli eccessi e gli abusi. Ovviamente, gli organi preposti, devono fare in modo con severità, che tali regole vengano rispettate.
nicola
A parte l’ironia spicciola ed un po’ cafona, mi sembra che la replica di “amaro82” non abbia dato alcun contributo alla questione.Molto più interessante e sensata pare invece l’osservazione del Sig.Davide Neri che condivido in pieno. Il fatto è proprio quello dei controlli che in questa terra meravigliosa non esistono e sono condizionati da interessi personali e non già da quello superiore della collettività che, con buona pace di “amaro82”, ha pur sempre il diritto di riposare la notte senza subire schiamazzi e quant’altro. Se per la gioventù locale la massima aspirazione è quella di ubriacarsi ogni sera e di trascorrere la notte con una bottiglia di birra in mano è questione che non mi riguarda è non mi interessa. Mi interessa invece vivere in modo civile ed educato anche la notte e sono proprio i fancazzisti che frequentano i chioschi che me lo impediscono con la loro maleducazione e la loro arroganza. I locali della ‘movida’ possono stare aperti 48 ore su 24 ma a condizione che non rompono le balle agli altri. Spero che questo concetto sia sufficientemente semplice ed elementare da poter essere compreso anche da “amaro82”.
LoneStar
Pienamente d’accordo con quanto esposto dall’utente Nicola. Queste ordinanze sono giustissime e se il “modello turistico” a cui si intende puntare da parte degli oppositori è quello del casino maleducato e dello sballo senza controlli, ritengo che non meriti alcun tipo di supporto ma anzi sia corretto bloccarlo come i comuni finalmente sembra stiano cercando di fare.
La notte chiunque è libero di star sveglio e fare quello che vuole, ma comunque sempre in silenzio, senza rumori molesti e senza disturbare la pace degli altri. Si chiama educazione.
E le osservazioni del tipo “se non vi piace la confusione trasferitevi altrove”, oltre ad essere di un’offensività incredibile, specie se provenienti da assessori o presidenti di associazioni commercianti o altre persone che hanno ruoli di rilievo pubblico, non tengono adeguatamente in considerazione il fatto che la gente residente sborsa considerevoli sommette di denaro in IMU, TARI, TARSI, e altri ammennicoli vari ed ha quindi pienissimo e indiscutibile diritto a vedere considerate come prioritarie le proprie richieste di ragionevole calma (senza ovviamente arrivare ad eccessi da steppa siberiana).