donnalucata turismoSituazione di vero disagio tra i commercianti della frazione di Donnalucata che sui fatturati della stagione estiva contano fortemente per bilanciare un calo tremendo delle vendite annuali.
Ma anche in questo luglio 2014 inoltrato, le cose sembrano andare di male in peggio. Certamente la crisi economica che ha limitato le presenze di turisti ma anche – e quasi soprattutto – una mancanza completa di idea di sviluppo turistico che sta tarpando le ali a quelli che, moltissimi i giovani, hanno pensato ed investito in attività a servizio del turismo: bar, pub, enoteche, info point.

Il problema più grosso è la limitazione agli orari commerciali che il comune di Scicli ha attuato. Una compressione di libertà d’azione e di impresa eccessivamente pesante tanto che l’associazione Nova Lex la chiama “regime da comunismo reale”.

Nova Lex ha prodotto un video amatoriale entrando nella notte e nella sera di Donnalucata per far vedere il blocco completo della vita notturna e relativo fermo di ristorantini, pub, gelaterie, creperie. Anche con una intervista a Antonello Firullo, delegato provinciale della FIBA, sindacato dei balneari, che si trova praticamente ogni anno a combattere contro il “sistema” burocratico e pachidermico.

Secondo Nova Lex esiste una sorta di cupola fatta da personaggi che hanno aderenze tra politici ed assessori che sono interessanti a rendere “soporifera” Donnalucata per dormicchiare per quei loro 15 giorni di ferie.

“Nova Lex è invece interessata a far sviluppare il nostro territorio – dice l’associazione. L’agricoltura è ormai ai minimi termini, l’edilizia di conseguenza è ferma. Il piccolo artigianato soffre la mancanza di soldi. Il turismo potrebbe riuscire a sostituire questi enormi flussi di denaro che vengono a mancare. Ma non può essere solo quello che mordi-e-fuggi di Scicli che consuma una brioche ed una granita guardando in mezz’ora chiese e case e poi va via. Il turismo deve <lasciare soldi> ad una comunità e può farlo solo se i servizi sono adatti. E tra i servizi anche pub e ristoranti aperti senza problemi e con la musica che è, ormai, parte della movida notturna, ammessa e concessa. Se ci sono benpensanti garantiti con ricche pensioni e/o lauti stipendi che vogliono Donnalucata una <città per vecchi> sono pregati di andare in un buen ritiro in campagna o in qualche altro luogo adatto a loro. Noi siamo per uno sviluppo turistico che non sia certo selvaggio e distruttivo. Ma non possiamo pensare che l’idea dell’idilliaco “borgo dei pescatori” possa essere seriamente progetto di sviluppo turistico. Tra l’altro, lo scorso anno il Tar Siciliano dichiarò illegittimo un provvedimento simile a Palermo che impediva praticamente la vita notturna, dichiarando che i sindaci possono adottare simili provvedimenti di divieto d’uso di alcolici, musica solo per ragioni <contigibili ed urgenti>. Quali sono i motivi adotti da questo sindaco: forse che qualche assessore partecipa alle cene dell’assocazione “Ricchi Pensionati Benpensati di Passaggio a Donnalucata”? Il sindaco piuttosto pensi a rendere più ordinata la borgata, verifichi una illuminazione serale che è da “Cecoslovacchia prima della caduta del muro”, sistemi il lungomare in preda all’abbandono, renda il traffico ben gestito dai vigili urbani, se ancora esistono a Scicli. Noi stiamo con i donnalucatesi e con i commercianti perchè gli stipendi e le pensioni dei benpensanti e dei dipendenti, vengono dal vero lavoro degli imprenditori, grandi e piccoli”._