Vi raccontiamo la storia di Marie che ha affrontato il mare a 17 anni, sola e incinta di sei mesi. Stanotte alle 3, all’ospedale di Vittoria, Marie ha partorito ed è nato Mickael Christiano.

Marie, immigrata del Camerun arrivata senza la famiglia con il barcone della speranza a Pozzallo ha dato luce alle tre all’ospedale Guzzardi di Vittoria Mickael Christiano ma lei ancora non sa se il piccolo potrà mai conoscere il papà. Marie non sa se è ancora vivo. E’ la storia struggente di una 17enne che ha lasciato il Camerun un anno fa, per fuggire alle persecuzioni e agli attentati suicidi di Boko Haram, ha attraversato il deserto con la madre dalla quale si è separata in Libia.

Sua madre è sbarcata in Italia a giugno. Marie nelle connection house in Libia, tra le violenze e le torture delle organizzazioni criminali, ha conosciuto Nelson, il padre di Mickael, anche lui del Camerun. Si sono promessi amore, lei è rimasta incinta ma poi sono stati divisi. Da quell’ora non l’ha più rivisto. “Sono felice – ha detto Marie – Una nuova vita, in pace e di grandi speranze, ci aspetta”. Sua madre, al telefono poco prima del parto, le raccomandava: “Sii forte, come lo sei sempre stata. Come quando attraversammo il primo mare [il Sarah ndr.], come quando eri in barca”.

La 17enne  è arrivata a Pozzallo a Novembre, salvata nel Mediterraneo dalla nave di un’organizzazione umanitaria, dopo avere attraversato il mare alla fine del sesto mese di gravidanza.  Dopo un mese nell’hotspot, è stata trasferita nel “luogo sicuro per minori” della Casa Evangelica Valdese di Vittoria.  Marie è solo una degli oltre 25mila minori stranieri non accompagnati approdati in Italia nel 2016, un dato più che raddoppiato rispetto all’anno precedente.  Marie, nel suo paese natale, prestava servizio per una organizzazione sanitaria, informando i giovani sulla prevenzione delle malattie.   Marie ha già presentato richiesta di asilo politico in Italia

Per il direttore della Casa Evangelica Valdese, Michele Melgazzi, la nascita “è un enorme momento di felicità. Marie è stata accompagnata lungo il periodo d’accoglienza e ha dimostrato sempre gentilezza, dignità e grande forza d’animo. Adesso ci auguriamo un futuro sereno per entrambi, sperando che possano trovare tutto ciò che desiderano, che vengano accolti ovunque e che ogni loro diritto venga rispettato”.

Viviana Sammito