da La Sicilia del 31 ottobre




Alcuni proiettili risalenti molto probabilmente alla Seconda Guerra Mondiale, sono stati fatti brillare ieri mattina a largo di Pozzallo. Le operazioni, coordinate dalla Capitaneria di Porto, sono state affidate ai palombari del nucleo Sdai di Augusta. I proiettili sono stati rivenuti nello specchio d’acqua antistante la costa di Sampieri, nello sciclitano, nel corso delle operazioni di bonifica che sono seguite alla segnalazione di un sospetto ordigno. Anche in questo caso, sul posto, erano intervenuti gli uomini dello Sdai (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) sollecitati dai militari della Capitaneria di Porto dopo la segnalazione di un Sub il quale, mentre svolgeva attività di pesca, aveva notato, e successivamente segnalato un oggetto non identificato dalla forma e dimensione assimilabile a un ordigno bellico, a dieci metri dalla costa e alla profondità di un metro. Una volta sul posto, i palombari hanno appurato che l’oggetto in questione non era un ordigno, bensì una vecchia bombola da Sub che è stata recuperata. Poco distante dal luogo dove è stato segnalato il presunto ordigno, i sub del nucleo Sdai hanno invece rinvenuto diversi proiettili che sono stati recuperati e fatti brillare, come da protocollo, a largo della costa pozzallese. In attesa di svolgere le dovute verifiche, dopo la segnalazione del Sub, la Capitaneria aveva vietato, nel raggio di 500 metri dallo specchio d’acqua interessato, a persone, mezzi e unità navali, di accedere al sito, transitare, sostare, praticare la balneazione. La notizia era stata rilanciata ieri mattina anche dal Comune di Scicli per rendere noto a tutti i soggetti interessati dell’ordinanza in vigore nella costa di Sampieri.




Dalla Capitaneria di Porto di Pozzallo, ci confermano delle operazioni effettuate, sia per quanto riguarda il recupero della bombola da Sub rinvenuta a circa 10 metri dalla costa di Sampieri e a un metro di profondità, sia dei proiettili rinvenuti sempre nella stessa area e fatti brillare. «Considerata la conclusione di entrambi le operazioni – ci dicono dalla Capitaneria – l’ordinanza di divieto di accedere al sito, transitare, sostare, praticare la balneazione nel raggio di 500 metri dal punto interessato, non è più in vigore». Non sono rari, nel Mar Mediterraneo, i ritrovamenti di relitti e di ordigni risalenti alle guerre mondiali, la nostra costa, infatti, è stata e continua ad essere testimone di eventi importanti ( e a volte anche tragici) che hanno segnato la storia dell’intero Paese.