Rubavano rame, i Carabinieri li arrestano
- 6 Luglio 2011 - 10:04
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Comiso, 6 Luglio 2011- Nella nottata appena trascorsa, i Carabinieri della Compagnia di Vittoria impegnati nei consueti servizi di controllo del territorio disposti al Comandante Provinciale di Ragusa, Tenente Colonnello Nicodemo Macrì, hanno tratto in arresto due pregiudicati comisani dediti al furto di rame. Il servizio è stato posto in essere dai Carabinieri della Stazione di Comiso per il contrasto di una delle tipologie di reato che negli ultimi mesi ha avuto un maggiore impatto sociale con particolare riguardo a quelle aziende agricole e alle famiglie residenti nelle zone rurali dei comuni limitrofi che sono rimaste, anche per lunghi periodi, senza la fornitura dell’energia elettrica a causa del furto dei cavi in rame delle linee elettriche dai quali gli autori ricavano una materia prima di alto valore commerciale.
In particolare nella serata di ieri, al termine di una lunga e articolata attività di indagine basata su servizi di osservazione e controllo del territorio, i militari della Stazione di Comiso che da tempo stavano seguendo i movimenti di alcuni soggetti pregiudicati già sospettati di essere gli autori di furti della medesima tipologia, sorprendevano La Perna Orlando, 42enne comisano, pregiudicato, nullafacente e Chiavola Giovanni, 54enne comisano, pregiudicato, nullafacente, mentre erano intenti a sfilare alcuni cavi elettrici da un quadro posto all’esterno di un edificio comunale sito in quella zona industriale di Contrada Canicarao e che sarebbe servito ad alimentare la costruenda mensa comunale. I due malviventi venivano trovati proprio mentre, con l’ausilio di alcuni strumenti per l’effrazione, una tronchesi, due tenaglie e alcuni cacciaviti, stavano smontando il quadro elettrico e tagliando i cavi in rame contenuti. Immediatamente bloccati e tratti in arresto, due venivano condotti presso gli uffici del Comando Compagnia dove venivano compiutamente identificati e quindi trasferiti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria davanti alla quale dovranno rispondere dei reati di furto aggravato in concorso e danneggiamento di beni di proprietà della pubblica amministrazione.
Il quantitativo di rame ricuperato supera i 20 kg e il danno complessivo cagionato nel tentativo di furto è quantificabile in circa € 2500,00 euro.