convento della croce Ieri sera durante il concerto di Capossela, verso le 23.30 circa, alzando lo sguardo verso l’alto si intravedevano delle persone affacciate dall’ex convento della Croce. Incuriositi ci siamo recati presso il convento credendo di trovare aperto e approfittare dell’occasione per visitare un luogo raramente fruibile.

Giunti sul posto troviamo una serie di mezzi posteggiati davanti la catena, chiusa a chiave con un lucchetto, che impedisce il transito di veicoli sulla strada che porta fino al convento. Lasciati i mezzi decidiamo di scavalcare e di continuare a piedi. Giunti sullo spiazzale antistante il cancello d’accesso alla struttura troviamo 7 autovetture ed una serie di motori “comodamente” posteggiati. Da qui sorge il primo dubbio: come hanno fatto questi mezzi a scavalcare la catena che ha costretto noi ad una bella scarpinata? Avvicinandoci al cancello, con grande stupore, scopriamo che anch’esso era chiuso a chiave con due grossi lucchetti, mentre all’interno, opportunamente illuminato, si scorgevano delle persone che stavano indubbiamente godendo dello spettacolo sottostante (il concerto di Capossela). Constatato il fatto che l’accesso alla struttura non ci era consentito, siamo mestamenti tornati sui nostri passi.

Ci piacerebbe sapere se quello a cui abbiamo assistito era debitamente autorizzato dalla Sovrintendenza ai beni culturali di Ragusa o si tratta di illegittimo uso privato di un bene pubblico: insomma, “è qui la festa?”

Lettera firmata