Tramite un’autorizzazione “illegale” la Soprintendenza di Ragusa riforma il vecchio parere, in ambito paesaggistico, permettendo alla società Irminio di trivellare accanto al fiume medesimo.

Trivellazioni che saranno eseguite in una zona dove insistono falde acquifere ad altissima vulnerabilità e accanto a diversi allevamenti bovini.

petrolioRagusattiva Cinquestelle non ci sta e passa all’attacco puntando sul sindaco, Federico Piccitto, sperando in un suo rifiuto.

Crocetta – dice il movimento – che si era presentato come il paladino delle energie rinnovabili in Sicilia, ha mutato totalmente l’approccio politico a questo riguardo; egli è diventato il “compare” delle compagnie petrolifere. Questo genererà un alto rischio di blocco e distruzione, di quel poco di sviluppo economico, nei settori del turismo e nell’agroalimentare; settori che in questo momento storico, per la Provincia di Ragusa,rappresentavo rilevanti fonti di sviluppo per l’economia del territorio ibleo. Il Presidente della Regione sembra non conoscere i dati inquietanti dell’ONU sull’effetto serra e sul riscaldamento del pianeta.

Il Presidente della Regione sembra non conoscere che Stati Uniti e Cina si sono accordati per ridurre le emissioni di CO2 e che il Mar Mediterraneo è diventato un mare tropicale, con il rischio crescente di cicloni come quello al quale il nostro territorio è scampato due settimane fa. Come se tutto ciò non bastasse, in base all’accordo con i petrolieri, la Soprintendenza cosa fa ? Rilascia il via libera alle trivellazioni, come si legge nel parere emesso il 12 novembre che alleghiamo in calce alla presente. Il resto è “aria fritta”, come le giustificazioni degli azzeccagarbugli della Regione che si arrampicano sugli specchi per fare favori ai petrolieri. Nella vallata dell’Irmino è vietato ricercare idrocarburi, così recita il Piano Paesaggistico”. RagusAttiva 5 Stelle crede fermamente che adesso l’ultimo baluardo, a difesa del territorio, sia il Comune di Ragusa. “Confidiamo vivamente, ne siamo certi, nell’opera “saggia” di quest’Amministrazione a 5 Stelle. Ad essa rimane l’ultimo parere, ovvero: il rilascio della concessione edilizia. Essa deve essere negata! Ricorra il Comune in tutte le sedi legali contro questo parere. Non è ammissibile che questo territorio, per un torso di pane, metta a rischio il proprio territorio. Non è ammissibile che un MoVimento come il nostro, il quale è dichiaratamente contro le trivellazioni, possa, in modo inerme, assistere a questo scempio”.