Continua la mission della Polizia di Stato attraverso la diffusione dei principi di legalità al fine di garantire la realizzazione di una sicurezza partecipata.

La Polizia di Stato da sempre è in prima linea nell’attività di contrasto al fenomeno delle truffe nei confronti delle cosiddette “fasce deboli”. Si tratta di reati che provocano, per chi li subisce, non solo un danno economico ma anche e soprattutto psicologico.

In tale ottica di prevenzione e sicurezza, si è svolto nei giorni scorsi, presso il Centro Diurno Anziani di Ragusa, la campagna di prevenzione rivolta agli anziani – a seguito di approfondimenti della tematica di settore in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica – voluta fortemente dal Questore della Provincia di Ragusa Dr. Vincenzo Trombadore, che ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare la cittadinanza sul tema della sicurezza e fornire i consigli giusti per difendersi dai “malintenzionati”.

È stato il Commissario Capo della Polizia di Stato Rosalba Capaccio, Vice Dirigente della Squadra Mobile, funzionario delegato dal Questore, unitamente al Vice Ispettore Giovanni Criscione, specializzato nella trattazione di questo tipo di reati, a spiegare alle 100 persone presenti, i pericoli in cui ci si può imbattere e ha fornito le giuste informazioni per scongiurare questa tipologia di reati.

Durante l’incontro è stato anche rappresentato che le vittime di truffa provano sentimenti di paura e vergogna che scaturiscono dagli episodi di cui sono state tristemente protagoniste ma tutto questo però non deve essere motivo di emarginazione.

Sono stati poi i partecipanti stessi a raccontare vicende personali di truffe e raggiri, occasione questa che ha permesso di fornire più informazioni possibili per prevenire tale fenomeno.

L’importanza della campagna appena cominciata, che continuerà nei prossimi giorni, sarà proprio quella di far accrescere la consapevolezza del fenomeno e della sua gravità, condizione indispensabile per garantire un percorso di prevenzione e di sicurezza partecipata.




E’ di qualche giorno fa la notizia del presunto truffatore che avrebbe raggirato una 85enne e una 75enne, rispettivamente di Santa Croce Camerina e di Scicli, facendosi consegnare contanti e monili in oro.

L’uomo, avrebbe utilizzato in entrambe le truffe lo stesso modus operandi: si sarebbe finto un avvocato contattando telefonicamente la vittima e riferendo di un incidente stradale provocato dal figlio dell’anziana, per il quale la stessa avrebbe dovuto pagare a ristoro della copertura assicurativa. Ottenuta quindi la fiducia della vittima e la contezza di disponibilità di contanti o valori a saldo delle presunte spese, l’uomo poi si presentava presso l’abitazione per riscuotere quanto promesso. Su questi due casi indagano però i carabinieri.