La Casa Circondariale di Ragusa è stata teatro di tentativo di aggressione nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria. Lo scorso martedì il personale di Polizia Penitenziaria durante una regolare attività di controllo nelle stanze di pernottamento dei detenuti, rinveniva un cellulare. Il detenuto, mentre si trovava all’interno della stanza, dopo aver rotto il piede di un tavolo, ha tentato di aggredire il personale di Polizia Penitenziaria, che ha fatto in tempo a mettersi in salvo prima che si consumasse il peggio e sono riusciti a limitare i danni.

Pare che il detenuto che si è macchiato di questa vile aggressione non è nuovo a simili comportamenti, già in passato aveva messo a segno un’altra aggressione, solo verbale, nei confronti di un poliziotto penitenziario.




“Il penitenziario Ragusano, cambia scena ma il film è sempre lo stesso – dice Rosario Mario Di Prima – Segretario Nazionale del SiNAPPe, i detenuti continuano a essere insofferenti verso le regole e il personale di Polizia Penitenziaria senza giustificati motivi ma sempre e solo per l’inobbedienza alle regole disposte dall’Ordinamento Penitenziario e alla vita all’interno dell’Istituto di Pena. Nella gran parte dei casi, l’azione di violenza è determinata per contrastare l’azione di controllo del personale, l’insofferenza alle regole e la contrapposizione allo Stato. Non è il colore, la cittadinanza o il credo che fa la differenza, aggiunge Di Prima, ma i detenuti, per fortuna la minoranza, che dimostrano la loro insofferenza alle regole la sfogano con azioni di violenza. La situazione presso la Casa Circondariale di Ragusa è diventata difficile, sia per gli organici in sofferenza rispetto alle reali necessità -afferma ancora Di Prima- oltre che, per le difficili condizioni lavorative che si sono venuti a determinare in assenza di puntuali e visibili azioni di contrasto da parte dell’Amministrazione Centrale.

E’ stato chiesto un immediato intervento al Ministro della Giustizia oltre che al Capo del Dipartimento, affinché si potenzino gli Organici di Polizia Penitenziaria e si metta mano alle norme sulla gestione dei detenuti che sono sempre più insofferenti e forti della blanda azione che lo Stato pone verso episodi di violenza e disobbedienza alle regole. Il SiNAPPe – si legge ancora nella nota – si congratula con il personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Ragusa che con professionalità ha saputo gestire una situazione che sarebbe potuta diventare difficile e ingestibile. Lo abbiamo detto, scritto e ripetuto ora “BASTA”, o la politica decide il da farsi e potenzia gli organici oppure saremo costretti ancora una volta a manifestare il nostro disappunto pubblicamente.”