Dopo la “prima” di Scicli (nel medievale Convento della Croce, a cura del Polo Regionale di Ragusa per i siti culturali, con 12 relatori) e la bellissima presentazione alla Galleria Bellomo di Siracusa (a cura del Polo Regionale di Siracusa per i siti culturali, diretto da Lorenzo Guzzardi) con la lectio magistralis di Paolo Nifosì sull’Adorazione dei Magi, il volume “Scicli. Storia, cultura e religione (secc. v-xvi)”, di Salvo Micciché e Stefania Fornaro, edito da Carocci Editore, sarà presentato a Ragusa, il prossimo 22 marzo alle ore 18, a cura del Centro Studi Feliciano Rossitto e di Archeoclub d’Italia sezione di Ragusa, in collaborazione con Centro Servizi Culturali “Emanuele Schembari” e Ondaiblea.

La conferenza sarà moderata da Giuseppe Nativo (pubblicista, scrittore).

Introdurranno l’on. Giorgio Chessari (presidente del CSFR) ed Enzo Piazzese (consigliere nazionale Archeoclub d’Italia); relazionerà sul libro e dialogherà con gli autori l’archeologo prof. Giovanni Distefano(direttore del Polo Regionale di Ragusa per i siti culturali – Università della Calabria e Roma 2 Tor Vergata).

Nel libro si possono leggere contributi di Stefania Santangelo (numismatica CNR – IBAM), Ignazio La China (storico) e Giuseppe Nativo.




La sinossi del libro (dalla iv di copertina):

Che cosa si conosce realmente di Scicli nel Medioevo? Che cosa tramandano le fonti, i reperti dell’abitato e del circondario (e poi della città) di Scicli e le varie forme del suo toponimo (Xicli, Sicli, Sycla, Shiklah…)? Per rispondere a queste domande, il volume analizza la storia, la cultura e la religione di Scicli dal Medioevo al Cinquecento commentando le fonti e i reperti relativi alla storia della città. L’importanza di Scicli nell’ambito della Contea di Modica, il più vasto Stato feudale della Sicilia, si impose con forza anche grazie alla sua felice posizione geografica, non lontana dal mare. Toponomastica, onomastica, culti e storie di uomini e luoghi, cristiani ed ebrei, dal V al XVI secolo: la storia che conduce alla nascita della città iblea che sarà poi barocca e moderna e che Vittorini definì «la più bella del mondo».

La conferenza di presentazione si terrà al Centro Studi Feliciano Rossitto, via Ettore Majorana 5, Ragusa, il 22 marzo 2019, ore 18.