carabinieri  1I carabinieri di Ragusa stanno indagando sul decesso di un neonato avvenuto domenica scorsa all’ospedale “Maria Paternò Arezzo”.
Il neonato era nato prematuramente ad Aprile ma qualche giorno fa i genitori si erano accorti che il piccolo stava male e lo ha avevano trasportato d’urgenza nel nosocomio ibleo.
Domenica è sopraggiunta la morte. In mattinata è prevista l’autopsia, disposta dal sostituto procuratore, Valentina Botti. Il reato ipotizzato è omicidio colposo, contro ignoti. Al momento.
AGGIORNAMENTO NEWS ORE 13

 

Un neonato, della provincia di Ragusa, è deceduto sabato scorso nel reparto di terapia intensiva  neonatale dell’ospedale Maria Paternò Arezzo a Ragusa, poche ore dopo il ricovero. I genitori hanno sporto denuncia ai carabinieri di Ragusa domenica. Anche se il loro bimbo non c’è più, vogliono sapere per quale motivo è morto.

La procura ha aperto un fascicolo, il reato ipotizzato è l’omicidio colposo. Dodici le persone iscritte nel registro degli indagati. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati alle due parti offese, i genitori, a otto infermieri e due medici, come atto dovuto per consentire l’autopsia. Il sostituto procuratore, Valentina Botti, ha disposto e fatto eseguire questa mattina l’autopsia sul corpicino.  <<Gli accertamenti – si legge nel comunicato stampa dei carabinieri  –  sono mirati a stabilire con certezza le cause della morte del bimbo, al fine di fare luce su eventuali responsabilità di colpa medica da parte dello staff dell’ospedale o del personale dell’Asp di Ragusa che ha provveduto alla somministrazione dei vaccini, cui apparentemente sembrerebbe essere stato conseguente il decesso>>. Una tesi non confermata dal manager dell’Asp 7 di Ragusa, Maurizio Aricò, che  abbiamo contattato per capire la posizione della direzione sanitaria alla luce del decesso. Il manager ha escluso, al momento, responsabilità da parte dei medici, sta facendo le sue valutazioni interne ma non <<sembrerebbero – ha detto –  siano emersi profili di responsabilità dalla relazione presentata dalla direzione sanitaria. L’azienda confida nel buon lavoro della Procura – ha dichiarato Aricò –  e attende gli esiti dell’autopsia per valutare eventuali responsabilità>>.

“Un quadro clinico complesso con problemi costituzionali significativi  quello del neonato deceduto”. Così il manager dell’Asp 7, Maurizio Aricò, ci ha spiegato che il piccolo, nato prematuramente, era seguito regolarmente nel reparto.  Deve essere accertato – ha continuato Aricò – se la morte è intervenuta  per un fatto acuto  o per sviluppo di qualcosa che lo ha potato a essere incompatibile con la vita”. Il numero uno della sanità iblea ha spiegato che con la famiglia del neonato c’è sempre stato un dialogo aperto. Era anche in corso di valutazione l’ipotesi di un possibile trasferimento in un’altra struttura o di un eventuale intervento chirurgico.  Maurizio Aricò attende dunque la relazione del medico legale e gli esiti delle indagini per potere presentare eventuali provvedimenti nei confronti de persone dell’azienda sanitaria provinciale.

Viviana Sammito