Basta premere sull’acceleratore nel terzo “tempino” alla Nova Virtus per mettere a nudo i limiti di un’Aretusa coriacea, ricca di talento, con un Agosta che fa valere classe e mestiere (e che, però, va talora in debito d’ossigeno), ma che non ha ancora lo spessore tecnico ed agonistico per reggere il confronto, per tutto l’arco del match, con la vice capolista della C regionale, girone sud.

I neri ospiti partono alla grande (2-9 al 5’), toccando il massimo vantaggio e mettendo per un attimo in soggezione quelli di casa, ma è prima Iabichella e poi la premiata ditta Ale-Andrea Sorrentino ad esplicitare la legge del più forte, piazzando un mortifero 13-0 (15-9 al 10’). L’amnesia siracusana si prolunga ancora nel secondo quarto, con il break che ascende sul 18-0 (20-9 al 13’). Ma i virtussini fanno assai fatica (e non solo loro!) a decifrare un metro arbitrale che sa tanto di paradosso (ed alla fine, seppur a risultato conclamato, anche gli ospiti ne pagheranno le conseguenze con due “sanguinose” penalità subite da Agosta). Le “zufolate”, che condannano i… respiri di Mammana e Distefano sul marpione Agosta, fanno perdere i ghingheri ad Andrea Sorrentino che patisce il tecnico e l’Aretusa si rianima sino al 23-17 (17) con Simone Carpinteri bravo dalla linea della carità ed Aronne Alescio sempre temibile al tiro. Ci pensa però Simone Licitra con due “bombe” a ricacciare indietro le truppe aretusee, che restano ancora animose ed in piena battaglia, comunque, sino al riposo lungo (32-25).

A scardinare il fortino siracusano, però, dopo l’ennesima fiammata di Agosta (32-28 al 21’) è l’ennesimo micidiale parziale che griffa capitan Ale Sorrentino, ben coadivuto dal fratello Andrea e, soprattutto, dal chirurgico Licitra. Insomma alla ripresa è solo e soltanto un crescendo virtussino, sino al top che arriva proprio sulla sirena (61-36 al 30’).

Il match è ormai chiaramente in cassaforte, ma la Nova Virtus si rilassa oltre ogni lecita misura, dimentica dell’orgoglio e della vivacità degli aretusei. Ragusa non segna più (break ospite di 1-13) e lemme lemme l’Aretusa, complice un tecnico a Pellegrino (uno per la verità l’aveva beccato pure Bonaiuto) arriva sino al meno 10 (64-54) quando mancano 1’ e 54’’. Coach Di Gregorio, che ha perso da tempo Distefano e lo stesso Mammana, fa di necessità… virtù, mette Iabichella su Agosta, supportato dai raddoppi di Girgenti, raccatta soprattutto un paio di canestri preziosi con Ale Sorrentino e Girgenti e così tiene a distanza l’Aretusa che vede spegnere la fiammella della (remota) speranza di rimonta sul quinto fallo rifilato ad Agosta che aveva rubato palla.

Prosegue, dunque, la rincorsa della Nova Virtus alla capolista Porto Empedocle, sbarazzatasi senza affanno del Mascalucia (88-50). Nel prossimo turno, empedoclini sul parquet di Adrano e Nova Virtus che renderà visita al Gravina.

(Foto:Gianluigi Gumina)
Nova Virtus Ragusa 69  

 

Aretusa Siracusa 57

Nova Virtus: Sorrentino Andrea 16, Distefano Matteo 2, Iabichella 10, Licitra 14, Pellegrino, Girgenti 6, Sorrentino Alessandro 13,  Mammana 8, Mormino, Di Grandi ne, Pace, Vacirca. All. Di Gregorio.

Aretusa: Bonaiuto 15, Bellofiore 3, Carbone, Carpinteri S. 8, Alescio 13, Agosta 13, Carpinteri A. ne, Ferraro, Uccello 5, Boscarino ne. All. Marletta

ARBITRI:  Castorina e Perrone di Catania

NOTE – parziali 15-9; 32-25; 61-36. Usciti per falla Distefano e Mammana (nova Virtus), Agosta (Aretusa). Spettatori 600 con nutrita rappresentanza ospite