La Casa Circondariale di Ragusa è stata teatro di un momento di tensione, l’evasione di un detenuto che, approfittando dell’ora d’aria presso il “Campetto di Calcio” del nuovo reparto penale, è evaso, passeggiando sulle pareti, scavalca il muro di cinta e balza via dal carcere.

Oggi pomeriggio, il detenuto di nazionalità italiana, si trovava presso il “Campetto di Calcio” del nuovo reparto penale e da lì, ha scavalcato il muro ed è riuscito a scavalcare anche il muro di cinta, trovandosi immediatamente fuori dall’intercinta da dove è, ancora una volta, riuscito a scavalcare la recinzione del perimetro esterno del carcere. Il fuggiasco è riuscito a dirigersi verso la Via “G. Di Vittorio”, centralissima via della citta di Ragusa, da dove si da alla fuga sempre con gli stessi salti da “parkour runner”, che salta sulle pareti a corsa libera senza nessuna difficoltà.




Immediatamente scattato l’allarme, l’esiguo numero di personale ha dato il via alla caccia dell’evaso che, individuato da una scorta che stava accompagnando un detenuto in tribunale da le coordinate al gruppo che, si appresta a raggiungere il posto, nel frattempo il personale del Nucleo Traduzioni della Casa Circondariale di Ragusa, provvedeva a fermare il soggetto che, fuori dal carcere, continuava la sua corsa saltando da una parete all’altra. Così l’evaso è stato riacciuffato dagli uomini della Polizia Penitenziaria.

Immediato è stato l’intervento del personale di Polizia Penitenziaria, tre Ispettori e una Assistente si sono messi alla caccia, con l’unica autovettura disponibile e, una scorta che si dirigeva verso le aule di Giustizia, essendo uscito dall’Istituti pochi minuti prima e notando un soggetto che svolazzava tra il traffico, ha dato indicazioni più precise al gruppo che, già si trovava all’esterno per cercare l’evaso.

Tutto è bene ciò che finisce bene.

Il SiNAPPe, attraverso il suo Segretario Di Prima, sente il dovere richiamare l’attenzione sulla gestione della Sicurezza della Casa Circondariale di Ragusa, “la Casa Circondariale di Ragusa da anni soffre di una forte carenza di personale. Anche se gli organici sono in sofferenza rispetto alle reali necessità, afferma – Di Prima -, la capacità, il forte attaccamento al lavoro e la matura abnegazione del personale di Polizia Penitenziaria dell’Istituto, pur operando in situazioni di gravi difficolta è risuscito a evitare il peggio e a riportare la serenità, all’interno dell’Istituto penitenziario.  La professionalità e l’intuito del personale di Polizia Penitenziaria hanno evitato il peggio riuscendo a riacciuffare il detenuto. Ma va potenziato immediatamente il personale di Polizia Penitenziaria – afferma ancora il segretario del SiNAPPE Di Prima -, va data sicurezza. Riteniamo che i poliziotti penitenziari siano degni di meriti per due ordini di motivi, il primo per la loro abnegazione e professionalità nella gestione dell’Istituto penitenziario, la seconda non meno importante è l’ottemperare in un mondo di complicate situazioni, in una situazione assai complicata e con scarsi mezzi per intervenire. Vanno ringraziati le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Ragusa che operano giornalmente con grande coraggio e professionalità, che quotidianamente sono in prima fila fuori dalle trincee e a viso scoperto. Va tutta la nostra gratitudine ai colleghi che hanno saputo impedire, con grande professionalità, che il criminale portasse a termini il suo scopo.”